La giunta regionale approva uno schema del protocollo d'intesa per la politica di coesione 2014-2020
Ancona | Paola Giorgi: L’obiettivo è migliorare le performance sull’utilizzo dei fondi strutturali e l’efficacia degli interventi attraverso un metodo di confronto e consultazione sistematico. Per garantire qualità dei programmi e trasparenza.
Paola Giorgi
Discende dagli indirizzi del codice europeo di condotta sul principio del partenariato la decisione che la giunta regionale ha adottato oggi, su proposta dell'assessore alle Politiche comunitarie, Paola Giorgi, di approvare uno schema di protocollo di intesa sulla politica di coesione 2014-2020 con le parti economico-sociali. Uno strumento destinato ad intensificare il dialogo , la consultazione e la partecipazione nelle fasi di pianificazione , attuazione, sorveglianza dei progetti finanziati dai Fondi strutturali e d'investimento europei (Fondi ESI) che comprendono: il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di coesione (FC), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
"Il partenariato - spiega l'assessore Giorgi - è il valore fondante della programmazione comunitaria, il coinvolgimento quindi dei partner diventa essenziale per dare risposte più puntuali e aderenti alle esigenze dei diversi territori. Già in fase di definizione del POR la consultazione del partenariato è stata molto ampia e partecipata e la prosecuzione della modalità nella fase di attuazione dei Programmi Operativi trova già basi solide di condivisione. Il protocollo di intesa tradurrà dunque questi principi al fine, non solo di migliorare le performance di utilizzo dei fondi europei in cui le Marche sono tradizionalmente virtuose, ma anche di elevare la qualità e l'efficacia dei programmi in un'ottica di democrazia e trasparenza delle scelte strategiche per lo sviluppo della comunità. Il tavolo di partenariato sarà dunque un ponte ideale fra i bisogni del territorio e i processi decisionali, per la tutela degli interessi organizzati, disponendo del contributo delle parti economiche e sociali in maniera sistematica per realizzare i progetti. Si tratta quindi di un importante strumento ispirato anche ad un'interdisciplinarietà trasversale, che è il frutto dell' impegno della giunta regionale a garantire un maggiore coordinamento nella programmazione e attuazione della politica regionale."
Al Tavolo di partenariato economico e sociale siederanno dunque le associazioni rappresentative degli interessi del mondo imprenditoriale e del lavoro, per svolgere un confronto sull'impostazione e l'avanzamento strategico della politica regionale attraverso i Programmi operativi dei diversi Fondi strutturali e d'investimento europei; l'integrazione tra i diversi programmi e sulle strategie settoriali. Partecipano al tavolo l'assessore alle Politiche Comunitarie (che coordina il Forum del Partenariato) e gli assessori alla Formazione, all' Agricoltura, alle Attività produttive. Sarà istituita una specifica struttura regionale di riferimento per il raccordo tra le diverse fasi partenariali composta da Autorità di Gestione FESR e FSE, Autorità di Gestione FEASR, Dirigente Servizio Attività Produttive, Lavoro, Turismo Cultura e Internazionalizzazione , Posizione di Funzione Economia ittica, Autorità di gestione FSC.
La sede di confronto e di relazione con il Partenariato sarà su due livelli: uno generale, per una visione organica dell'indice di integrazione tra i singoli Fondi europei e un livello più tecnico e tematico sugli aspetti più operativi della programmazione.
Annualmente, per l'intera durata della programmazione 2014-2020, è prevista una sessione annuale di verifica sull'avanzamento strategico della politica regionale unitaria , sui risultati raggiunti nei diversi territori e sull'integrazione delle fonti finanziarie. Il documento prevede anche la creazione di Tavoli territoriali per progetti di sviluppo locale e di progettazione integrata.
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30/06/2014
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