«Lotta di poltrone nella maggioranza: noi dell'Udc l'avevamo detto»
Ascoli Piceno | Il parlamentare dell'Udc Amedeo Ciccanti analizza criticamente la formazione della Giunta Comunale ascolana: «Castelli butta all'aria le promesse, perfino gli accordi scritti a tutti noti».
Amedeo Ciccanti
"L'avevamo detto e si sta avverando, che Castelli, con una 'pacca sulle spalle' a ciascuno, aveva messo insieme una squadra affiatata, ma solo sulle ambizioni di potere e far fuori l'Udc era necessario per sfamare la sete di poltrone dell'ex MSI, Forza Italia e nomadi della convenianza. Adesso i nodi vengono al pettine - afferma l'On. Amedeo Ciccanti - e Castelli butta all'aria le promesse, perfino gli accordi scritti a tutti noti".
"Castelli però si è incastrato: deve dare almeno quattro assessori ai 'figli di primo letto' della ex Forza Italia, due ai suoi amici della ex Alleanza Nazionale e quattro a ciascuno dei 'cespugli' variamente catalogati. I rapporti di forza interni alla maggioranza - dice il parlamentare Udc - e gli accordi sottoscritti da Natali e Travanti, che la stampa pubblicò a suo tempo grazie alle rivelazioni dell'allora ex capogruppo di AN, Igino Cacciatori, impongono la rotazione degli assessorati, tesi più volte ripetuta da Castelli durante la campagna elettorale e il vice sindaco, con la presidenza del Consiglio a Forza Italia, nonchè il rapporto di forza rovesciato rispetto a quando era sindaco Celani, dove AN aveva quattro assessori contro due di FI".
"Non credo - continua Ciccanti - che Castelli possa fare il furbo come ama fare, perchè Celani in provincia ha gli stessi problemi con rapporti rovesciati rispetto al comune. Sicchè dovrà dare tre assessori ad AN con la vice presidenza, due a FI e due al MPA e uno, forse, ai 'cespugli'; la presidenza del Consiglio sarà data a chi rinuncia ad un assessorato". "Non credo - sottolinea - che ci saranno scambi tra Provincia e comune, perchè il prezzo che pagherà Castelli in Comune verso AN, sarà ripagato ai suoi amici da Celani in Provincia".
"Quello che destabilizzerà il sistema - conclude il deputato - sarà determinato da chi controllerà il 'partito del Consiglio' rispetto al 'partito della Giunta'. Tra i primi 10 eletti c'è il 70% di AN, mentre il rapporto si rovescia tra i secondi 10. Gli scontenti degli uni e degli altri potrebbero sommarsi per ragioni opposte contro la Giunta nel giro di qualche anno, non appena si accorgeranno che le promesse sono rimaste tali e quali".
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30/06/2009
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