"Più di una rievocazione storica - ha dichiarato Giuliano De MInicis regista della manifestazione -  è la rappresentazione di se stessi della comunità montapponese. Forse è proprio questa particolarità a rendere unica e con sempre maggiore successo quest'evento".

Si è svolta ieri mattina presso il teatro di Montappone la conferenza stampa di presentazione di: "Il cappello di paglia, dal covone al cappello rammagliato", manifestazione che quest'anno arriverà alla sua terza edizione.

Uno spettacolo che coinvolge tutta la comunita visto che la rappresenta, infatti, l'anno scorso hanno partecipato oltre all'amministrazione e alla Pro loco circa 250 figuranti per un complessivo di circa 4 mila visitatori.

"E' una festa voluta dall'amministrazione - ha dichiarato il sindaco Ferruccio Vecchi - insieme agli imprenditori del distretto del Cappello e alla Pro loco. Una manifestazione che sta crescendo di anno in anno e proprio per questo motivo sta ottenendo una risonanaza che valica i confini regionali e nazionali".

Rispetto all'anno scorso ci sono interessanti novità. Partiamo da sabato 24 luglio, infatti, alle ore 9,30 si svolgerà il primo Forum internazionale delle città del cappello di paglia, vi prenderanno parte: Monghidoro, Signa, Marostica, Carpi e Monza, ma anche Francia, Svizzera, Spagna e Austria.

Nel pomeriggio si inaugurerà la mostra "Il cappello pazzo", esposizione di cappelli particolari provenienti da tutto il mondo, e mostra fotografica sulle tradizioni e degli oggetti usati in passato per la lavorazione di questo prodotto. Alle 20,30 ci sarà "lo magnà de 'naota", una cena con vista sui Sibillini che riscoprirà i sapori della cucina rurale, accompagnata dalla musica di stornelli. Il 25 luglio invece si svolgera la consueta ricostruzione storica, di come si lavorava la paglia un tempo, il tutto con costumi d'epoca e all'interno del centro storico.

A questa esperienza potranno partecipare in maniera diretta anche gli ospiti, magari provando ad intrecciare la paglia, o i vecchi canestri di un tempo.

"E' una manifestazione - ha precisato il presidente degli industrali del fermano sezione cappelli Paolo Marzialetti - 19 produttori, per un evento che non ha valore solo culturale per il teritorio, ma anche economico visto la portata della festa che arriverà anche in Europa". Non meno sodisfatto il presidente della Pro Loco Mauro Ferranti che ha sottolineato l'attaccamento della popolazione a questa manifestazione e alla curiosità che ingenera negli ospiti che arrivano da tutta Italia con estrema curiosità.