Sebbene ci sia già una grossa preoccupazione per il futuro del commercio ascolano, a seguito delle innumerevoli difficoltà nazionali e locali che lo stanno interessando, un altro terremoto sta per abbattersi sulle stesse imprese, con "epicentro" sempre nella ormai nota zona Nucleo Industriale, ma con grosse conseguenze negative anche per tutte le attività commerciali della Vallata del Tronto, nonché del comprensorio di San Benedetto (e della Val Vibrata).

Il terremoto di cui si parla con insistenza è riferito ad una ipotizzata variante di un'area di 80 mila metri quadri, adiacente alla "Città delle Stelle" (a ridosso del Comune di Castel di Lama) ed attualmente destinata a "Verde Sportivo Attrezzato", che, con una deliberazione ad hoc, in adozione da parte del Consind il prossimo 11 Giugno, verrà, di incanto, trasformata in area commerciale. Preoccupati già da tempo da un tale possibile evento di cui ne hanno dato ampia informazione attraverso la stampa locale, sia il presidente Confcommercio di Ascoli, Lucio Sestili, sia il direttore Giorgio Fiori, questi stessi dirigenti, con in primo piano il presidente provinciale Benito Calvaresi ed altri dirigenti della stessa Associazione, ne hanno interessato il sindaco Piero Celani, il vice sindaco Giulio Natali e l'assessore Cesare Celani, nel corso di un incontro specifico svoltosi presso la stessa Confcommercio.

Premesso che una tale variante di ulteriori 80 mila metri quadri di area commerciale non trova alcuna giustificazione né per ospitare IKEA (che come fu "scoperto" già l'anno scorso dal direttore Fiori era solo un bluff per favorire la variante), né per altre necessità di servizio, se rapportate all'attuale reale bacino d'utenza, i dirigenti Confcommercio hanno chiesto al Sindaco ed agli amministratori, di scongiurare un tale evento che rappresenterebbe, di contro, la morte definitiva del commercio di Ascoli e di tutte le località limitrofe interessate. Il sindaco Celani, condividendo in pieno le preoccupazioni della Confcommercio, ha sottolineato che la programmazione della Zona Nucleo Industriale è di competenza del Consind, ma che dovendo il Consiglio Comunale esprimere un proprio parere, pur consultivo, sulla variante ipotizzata,  questo parere sarà sicuramente negativo.

Con l'auspicio dunque che il Consiglio Comunale si pronunci nei termini, senza far scadere nulla e creare alibi corposi per chi ha interesse a che la delibera vada avanti, è evidente comunque che nello specifico, i dirigenti della Confcommercio oltre che all'Amministrazione di Ascoli, fanno appello a tutti i partiti affinché la discussa variante venga respinta, nell'interesse della città, tenuto conto che tutti  i partiti politici sono rappresentati nel direttivo del Consind, dove peraltro le proposte del presidente Bastiani vengono abitualmente approvate all'unanimità, e non è poi leale piangersi addosso quando certe scelte "storiche", sono state prese. Secondo i dirigenti Confcommercio è altresì indispensabile che all'interno del Consind vengano inseriti anche i rappresentanti dei commercianti, preso atto che il Nucleo, ormai, di industriale ha soltanto il nome, mentre di fatto sta facendo e farà la vera programmazione commerciale del territorio, scompensando tutti gli equilibri.