E' stato denunciato per furto aggravato S.M., un nomade pescarese di 35 anni ritenuto responsabile del colpo messo a segno lo scorso 19 marzo nella chiesa del Sacro Cuore di Centobuchi. Sparirono 3.000 euro, frutto delle offerte dei fedeli, destinati ad alcuni interventi di ristrutturazione della chiesa.
Ma il ladro lasciò alcune impronte e proprio queste alla fine lo hanno incastrato.

La polizia, dopo gli esami scientifici, ha identificato il nomade che ora è sospettato di altri tre furti: due nella zona di Lanciano e un terzo in quella di Macerata. Con lui è stato denunciato un altro uomo, sospettato di essere stato il basista del furto in parrocchia.

Il colpo fu messo a segno mentre la chiesa era piena di gente perché si stavano svolgendo i corsi di preparazione al matrimonio. Il parroco don Vittorio Cinti era impegnato con i futuri sposi e i ladri ne approfittarono. A distanza di due mesi e mezzo si è giunti all'identificazione dei presunti responsabili.