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Sfuma la vittoria al Primo Turno di Paolo Perazzoli.

San Benedetto del Tronto | Stando ancora a dati non ufficiali, si andrà al ballottaggio fra Paolo Perazzoli e Pasqualino Piunti.

di Umberto Sgattoni

Spadoni, Piunti, Perazzoli, De Vecchis, Castagna

Elezioni Comunali a San Benedetto, sul filo del rasoio.

Paolo Perazzoli si ferma a 4 punti dal traguardo. Sarà Ballottaggio.

Il candidato dell'ampia coalizione di centro-sinistra si ferma a 4 punti percentuali circa (45,93%) dal traguardo che - nel conseguire la maggioranza assoluta - gli avrebbe consentito di vincere al primo turno; Piunti regge il campo di battaglia (30,43%); De Vecchis è la sorpresa assoluta (15,80%); i risultati di Castagna (4,20%) e Spadoni (al 3,64%), stando ancora ai dati non definitivi, non consentirebbe ai due candidati Sindaco di entrare in Consiglio Comunale.

Una lunga notte, quella che ha contraddistinto lo spoglio; cui è corrisposta una tarda mattinata ancora caratterizzata da fibrillazione, incertezze, ragionamenti e considerazioni diffuse, varie e disparate, fra gli "addetti ai lavori", i giornalisti, i candidati, i sostenitori, i curiosi che hanno affollato la Sala Consiliare, con lo schermo che aggiornava sull'evoluzione dei risultati.

Riflessioni varie, non soltanto nel merito della prospettiva del "ballottaggio-sì/ballottaggio-no"; ma anche - e soprattutto - considerando che l'acquisizione progressiva sempre più puntuale ed effettiva dei dati elettorali, poneva l'evidente questione di come, sulla base degli stessi (e degli esiti di un ballottaggio ormai pressochè certo, al di là della sua ufficialità), si possa materializzare e concretare la redistribuzione dei seggi e la configurazione del nuovo Consiglio Comunale che dovesse derivare dal duello del 19 giugno.

Pur non avendo ancora, dati ufficiali e definitivi, gli orientamenti lasciano tuttavia trasparire uno scenario che - sia pur non definitivo - può offrire comunque una panoramica di fondo concreta e significativa, con elementi e contenuti degni di considerazione.

La grande coalizione guidata da Paolo Perazzoli, dunque, - quella che ai pronostici della vigilia appariva come una "Invincibile Armata" - si ferma a circa 4 punti percentuali dal traguardo della vittoria al primo turno.

Il Sindaco di San Benedetto del Tronto, uscirà fuori dunque, dal responso del secondo e decisivo round, quello previsto per domenica 19 giugno.

Non è dato sapere quali fossero gli umori o i sentori di ciascuna coalizione alla vigilia; o forse sì, ma poco davvero conta ed importa. Ed in fondo, persino ogni previsione o considerazione aggiunta, aggiuntiva o plausibile, va comunque in qualche modo ad azzerarsi, ai nastri di partenza della cruciale e campale battaglia finale che si terrà fra meno di due settimane.

Tuttavia, sia pure umilmente - con le doverose cautele del caso - e tenendo conto che ogni valutazione dovrà essere vagliata e certificata al "sacro fuoco" della tornata di ballottaggio del 19 giugno, alcuni dati emergono, se non chiari, almeno fortemente significativi.

Orgoglio Sambenedettese, è quantomeno sotto il profilo dei numeri, la vera sorpresa del primo turno.
Candidandosi seriamente ad essere non soltanto ago della bilancia di possibili sviluppi, equilibri, dinamiche e rapporti di forza nell'ambito del Consiglio Comunale che verrà fuori da queste elezioni amministrative; ma anche, potendo porsi come fattore rilevante e determinante, per i risultati finali che potrebbero derivare dal ballottaggio di domenica 19.

Datoché, la coalizione civica guidata da Giorgio De Vecchis - stando meramente ai soldoni delle percentuali - potrebbe certamente dire la sua, forte di un lusinghiero risultato uscito dalle consultazioni elettorali di domenica 5 giugno.

Anche se, va detto, in tutta onestà, che, il 50,88% (stando a dati non ancora definitivi) e dunque una maggioranza risicata ma comunque assoluta nei voti di coalizione, dovrebbe garantire a Paolo Perazzoli un dato di partenza quantomeno confortante, alla luce del ballottaggio che si terrà fra meno di quindici giorni.

Tuttavia, non si può eludere un dato significativo di questo primo turno: e cioè una buonissima affermazione di Giorgio De Vecchis.

E così, colui che si era definito - nel corso di una serrata intervista ad una testata giornalistica locale - come il Davide contro il Golia della partitocrazia, ha assestato certamente un colpo rilevantissimo ed un impronta significativa sulla composizione e costituzione degli equilibri politici cittadini.

I motivi di questa affermazione?
Alcuni - anche pareri autorevoli - ancora a caldo, mentre si andava profilando sin dalle prime ore, l'ottima affermazione di De Vecchis e della sua squadra, avevano lasciato intendere come l'assenza del M5S aveva potuto in qualche modo incidere su quella che poi si è rivelata la sorpresa assoluta di questo primo turno. E che dunque, in qualche modo, essendo pesata l'assenza di uno dei potenziali protagonisti di queste elezioni amministrative cittadine, un elettorato rimasto orfano del suo naturale riferimento, avrebbe potuto in qualche maniera convogliare il suo gradimento su uno di quei competitors - De Vecchis appunto - che in campagna elettorale, non ha mai fatto mistero (sia pure ribadendo la natura civica e non verticistica della sua coalizione) di avere numerosi punti di contatto e programmatici con il MoVimento 5 Stelle.

Ma questa è pura fanta-politica.

Noi potremmo altresì addurre, che uno dei motivi che ci sembrano degni di riflessione e significato di questa affermazione, è sicuramente il fatto che il De Vecchis e la sua squadra, hanno posto sul piatto della bilancia - diremmo anche con ottima sagacia politica - un'accorta misura che d'un lato ha saputo contrapporre la peculiarità del proprio sambenedetto-centrismo alle logiche ancona-centriche (o ascoli-centriche) che avrebbero - secondo il loro avviso - caratterizzato (o influenzato) le scelte partitiche (e politiche) delle coalizioni di centro-destra o centro-sinistra cittadine; dall'altro ha saputo porre l'accento su un'impostazione ed un approccio civico e culturale di superamento delle logiche partitiche e politiche tradizionali. 

Dunque, un mix che ha fatto in modo che presso l'elettorato, potesse far breccia, una specificità e peculiarità territoriale - quella di Orgoglio Sambenedettese - che, fra eventuali e possibili ipotesi, avrebbe potuto far aggio, su questo lusinghiero risultato elettorale conseguito.

Ma anche qui, siamo, ad opinioni che possono assolutamente lasciare il tempo che trovano.

Interessante, sarebbe sapere - e certamente avremo modo di constatarlo - come alla luce del ballottaggio che si profila, si esprimeranno e prenderanno eventuale posizione sia il M5S che Orgoglio Sambenedettese.

Ma si sa che in politica ogni considerazione a margine - e la nostra non fa certo eccezione - è alla stregua dell'elucubrazione; ed il dato reale è quello numerico e per così dire statistico.

E certamente i numeri dicono che Paolo Perazzoli e Pasqualino Piunti andranno al ballottaggio.

Per quanto concerne Paolo Perazzoli - l'esperto già due volte sindaco della Città - sin dalle prime ore dello scrutinio, aveva lasciato filtrare da alcune sue dichiarazioni che sarebbe stato difficile sfuggire alla prospettiva del ballottaggio; e così è stato, a dispetto del cauto ottimismo del suo Partito (il Partito Democratico), che riteneva, nelle prime ore della notte, ancora plausibile la speranza di vittoria al primo turno.

Poi è stato quel che è stato: cioè, la progressiva evidenza di un ballottaggio, che minuto dopo minuto, ora dopo ora, si concretava, da ipotesi a realtà effettiva.

Ad onore di cronaca - e sempre stando a dati non ancora ufficializzati - i voti delle liste della grande coalizione di Paolo Perazzoli supererebbero di diversi punti percentuali, quelli ottenuti da Paolo Perazzoli candidato Sindaco. Elemento particolarmente significativo e degno di annotazione e riflessione politica.

E non meno, alla luce della redistribuzione dei seggi e della effettiva composizione del Consiglio Comunale, andranno certamente vagliati ed accuratamente valutati i rapporti di forza e di equilibrio che verrebbero poi ad instaurarsi (ed a pesare), sia nell'ambito della maggioranza (sia in quello di minoranza).

Una situazione sicuramente tutt'altro che chiara.

Molta incertezza dunque.

E quindi, quello che ormai sembra dato certo ed acquisito è che sarà ballottaggio tra Paolo Perazzoli e Pasqualino Piunti, domenica 19 giugno.

Ribadiamo. Ci sarà modo di tornare su umori ed opinioni dei protagonisti.

La campagna elettorale non è finita qui. Anzi, entra proprio ora nel vivo. E magari, andrà a vivacizzarsi ed a colorarsi di toni, che fino ad ora, si sono caratterizzati per la loro moderazione e medietas.

Si torna - quindi - ai blocchi di partenza.

06/06/2016





        
  



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