Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Napoli - Samb, 2- 0 . Eppure la Samb c'è. Per l'anno prossimo!

| NAPOLI - La Samb, tramortita da un goal già dopo dieci minuti, non sa reagire. Il Napoli ne approfitta e piazza il colpo del K.O.

di Carmine Rozzi

E' già stato un sogno arrivare fin qui....

Formazioni;
NAPOLI : Difesa ;Giannello, Grava,Accursi, Giubilato, Bonomi  (dall’86’ Mora), Centrocampo ; Montervino, Fontana (dal 5’ Montesanto) , Corrent,  Attacco; Sosa, Pià, Capparella. (dall’78 Abate)
In Panchina ; Renard, Romito, Mora, Montesano, Consonni, Abate, Calaiò.
All: Reja

SAMBENEDETTESEDifesa ; Mancini, A.Femiano (dal 1’ 2 tempo Alberti), Taccucci, Canini, Colonnello   Centrocampo ; Cigarini, Amodio ( dal 65’ Dominguez), Tedoldi (dal 30’ Da Silva), BogliAcino.  Attacco ; Leon, Martini
In Panchina ; Spadavecchia, F.Femiano. Dominguez, De Rosa Da Silva, Alberti, Favaro
All. Ballardini.

Arbitro; Luca Marelli di Como  -  Segnalinee ; Coriolato e Corrado  -  Quarto uomo ; Zenardo.
Angoli ; cinque a tre per la Samb.
Ammoniti ; per il Napoli  -  Corrent, Capparella, Bonomi, Gianello  per la Samb;  Leon, Taccucci,
Martini. Spettatori : 58. 820 per un incasso stimato di 1milione di euro.
Campo in perfette condizioni, temperatura leggermente umida. Imponente spiegamento di forze dell’ordine . Quasi 4.000 tra polizia, carabinieri, vigili del fuoco, finanza. Presenti, tra gli altri l’ex Careca, il Capitano della Nazionale Fabio Cannavaro, l’ex allenatore Walter Novellino ed il Presidente del Siena

Che dire ? Forse era tutto previsto ? La Samb già vittima sacrificale per gioco e destini troppo diversi ? Sta di fatto che ha cercato di fare la sua parte come anticipato da Ballardini. Ma in una partita dove l’unica opzione era la vittoria forse ci si aspettava una formazione più offensiva ?
L’ingresso di Alberti e Da Silva a giochi fatti (si era già sul due a zero) è parso tardivo e disperato. O forse si è pagato lo scotto di non aver osato tirare il colpo del K.O domenica scorsa quando lo squadrone bianco-azzurro di oggi sembrava una squadretta timida ed impaurita.

Che poi, ripresasi dalla strizza, in attesa di questa partita ha incominciato a calare quegli assi che la Samb non ha ( e francamente forse è meglio così) come una trasmissione televisiva ad hoc tutta per lei. Grandi nomi (da Maradona a Careca a Ferrara, ecc. ecc) a sponsorizzare e reclamizzare questa vigilia. Grandi mezzi. Ma anche piccoli e squallidi mezzucci come il prendere a sassate, bottigliate e bullonate il pulmann della Samb rompendone i vetri.  Con Martini sfiorato da una bottiglia e lo stesso Presidente Mastellarini con una distorsione-rachiale della cervicale sinistra. Aurelio De Laurentis, Presidente del Napoli,  dirà poi prontamente che si è scusato con Mastellarini e gli ha messo un suo pulmann a disposizione. Bè, almeno questo.

Sta di fatto però, che la  Samb di oggi, forse condizionata dal “gentile” ricevimento, dall’imponenza del San Paolo, o dalla vastità dell’impresa ha potuto e saputo reggere alla pari non più di 10 forse 15 minuti. Ovvero fino alla rete di quel Capparella ripescato dal nulla , furbastro della caduta,  che in due partite ha contribuito non poco a determinare le sorti dei rossoblù. Poi subito il goal, niente. Come se, di colpo, a neanche venti minuti dall’inizio, fosse già tutto finito, tutto deciso. E il Napoli che, lui si, continuava a picchiare (a differenza della Samb di una settimana fa) fino a raggiungere la seconda marcatura.

Da lì in poi, con l’aggiunta dell’espulsione di Leon, è stata una penosa e impietosa mattanza. In 90’ minuti di gioco si registrano due azioni pericolose della Samb da opporre ad almeno tre limpide azioni da goal dei partenopei (oltre alle due reti) i quali sazi, o forse addirittura imbarazzati, non hanno concretizzato.

Eppure per assurdo si può dire che se la Samb potrà ricordare un giorno di gloria questo è uno di quelli. Non tanto per il risultato che la dice tutta, quanto per i suoi tifosi. Sul due a zero ed  in inferiorità numerica hanno sostenuto la squadra come se stessero vincendo, con uno slancio e una dedizione tale da meritarsi i complimenti dello stesso pubblico napoletano. Se un vincitore morale c’è in questa partita esso è e rimarrà quello rossoblu. Splendidi da sempre. Oggi immensi.

Come disse Alfiero Caposciutti tempo fa “Un miracolo per volta”. E la Samb di quest’anno; società, giocatori, pubblico di miracoli ne hanno sfornato a iosa. Materia per fare ancor meglio l’anno prossimo c’è ed abbondante. Un gruppo omogeneo, con una anno di esperienza alle spalle. Un allenatore smaliziatosi alle intemperie della serie C. Un Presidente che vive e respira per la sua creatura. Un manager di mercato “figghie ntrocchie” nel senso più nobile del termine. Ed un pubblico pronto a morire per lei. Godiamoci le vacanze. Tutti. Divertiamoci che ce le siamo guadagnate. E, fra pochi mesi, giù a far miracoli di nuovo.

Auguriamo al Napoli con tutto il cuore di salire in B. Anche perché, quando questi grandi si ritrovano in disgrazia in una serie che considerano umiliante, diventano più ingombranti di un ippopotamo. E per far capire che gli va stretta sbuffano e sgomitano (in tutti i sensi) a più non posso. Quindi, speriamo, non un arrivederci ma un cordiale ; addio !

Per la cronaca . Sin dal fischio d’inizio il Napoli fa subito capire che ha recepito l’appello di Reja per una partenza a razzo. Il trio Pià, Capparella, Sosa mette subito in difficoltà la Samb con azioni di prima e spunti notevoli. Giocatori rossoblu innervositi e all’8’ Tedoldi viene graziato dall’arbitro per un fallo di reazione e su Grava.

Martini, Leon e Bogliacino non riescono a pungere sempre anticipati o presi in velocità dal Napoli. Il goal sembra nell’aria e difatti al 11’ ecco il primo. Pià riceve sul fondo sinistro la sfera, lavora in palleggio, lascia sul posto Femiano e rimette di precisione al centro proprio sui piedi di Capparella che con un rasoterra sul palo destro non lascia scampo a Mancini. E’ il tripudio e il San Paolo esplode in un urlo quasi liberatorio.

La Samb cerca di imbastire gioco ma la squadra sembra slegata fra centrocampo e attacco in quanto i centrocampisti rossoblu hanno il loro da fare nell’arginare le folate bianco azzurre.
Al  19’ contrasto in area tra Colonnello-Capparella , questa volta la finta non gli riesce e il biancoazurro viene ammonito per simulazione.

Da registrare per la Samb una discesa di Colonnello al 23’ con un tiro forte e potente di poco sopra la traversa. Uno due fulminante al 33 e 36 con un botta e risposta tra Napoli e Samb. Montervino scende prepontemente sulla destra, con una finta a seguire entra in area e serve palla a l centro. Nessuno a raccogliere. Sul rovesciamento di fronte dopo uno scambio con Martini, Leon impegna Giannello con un botta tremenda da quasi 25 metri costringendolo ad una difficoltosa respinta di pugno.

Al 40’ arriva la mazzata. Capparella, scatenato. Va in “sciolina” sulla dx, entra in area e viene sfiorato da Colonnello. L’arbitro non ha esitazione; è rigore . Sosa dal dischetto fa secco Mancini. Per la Samb calano davvero le tenebre. E al 46’,zona recupero,perfino l’arbitro sorvola come se niente fosse su una spallata dubbia ai danni di Martini.
Si va al riposo sperando nell’ennesimo miracolo. Ma si ha l’impressione che oramai ,sul due a zero, più che miracolo occorrerebbe un cataclisma.

Si riprende e al  50’ splendido lancio di Cigarini che taglia tutta la difesa e trova Martini tutto solo sulla sinistra. Volata dell’attaccante che entra in area ma nessuno è pronto a raccogliere. Al 52’ stessa solfa. Questa volta è Da Sila a crossare al centro e  nessuno a farsi trovare pronto. Dov’è la Samb ?  A completare la frittata ecco l’ espulsione di Leon per un presunto fallo su Bonomi che l’arbitro giudica volontario. Al 54’ timida rovesciata di Alberti. Comoda la parata di Gianello.

Il Napoli ora sembra giocare al gatto con il topo con impietosi "olè" del pubblico. Discesa di Pià al 68’ sulla sinistra. Entra in area inseguito da due avversari e la Samb si salva su recupero in extremis di Colonnello. Al 70’ in contropiede Capparella si trova a tu per tu con Mancini ; cincischia e si fa respingere il tiro dal piede del numero uno rossoblu. In zona recupero (92’) Abate crossa dalla destra. Pià tutto solo di testa manca incredibilmente il terzo goal.

E’ finita. E’ stato un sogno già arrivare qui. Quelli della curva “Massimo Cioffi” reclamano i ragazzi per festeggiarli. Loro rispondono. L’abbraccio è reciproco. La Samb, per il prossimo anno, può fare ancor meglio. Ripartendo da questo abbraccio. 

06/06/2005





        
  



3+3=

Altri articoli di...

Sport

27/10/2022
Completamente rinnovato il crossodromo comunale di “San Pacifico” (segue)
26/10/2022
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
26/10/2022
Correre in sicurezza tra Acquasanta Terme ed Ascoli Piceno (segue)
10/10/2022
8 e 9 ottobre si assegna lo scudetto (segue)
07/10/2022
Il Codacons chiede l’estradizione in Italia di Robinho condannato per violenza sessuale (segue)
07/10/2022
Settore giovanile, Serie A2 girone B (segue)
07/10/2022
Il 15° Rally delle Marche si terrà il 12 e 13 novembre a Cingoli (Macerata), la sua “sede” storica (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji