Il Libero Sindacato Polizia (LI.SI.PO.) contesta la decisione assunta dal Capo della Polizia, Gianni de Gennaro, nella bozza del decreto relativa ai criteri e le modalità da adottare per l’effettuazione degli accertamenti sanitari: visite psicologiche per i poliziotti al fine di valutare l’attitudine dell’uso delle armi nelle situazioni di stress. A tal riguardo il LI.SI.PO. chiede al Capo della Polizia perché ci si ricorda dei poliziotti solo in quelle tragiche circostanze come i funerali delle vittime del dovere mentre, a nostro giudizio ci si dimentica spesso che questi umili servitori dello Stato tutti i giorni sebbene con scarsità di mezzi devono contrastare criminalità e terrorismo rischiando la propria pelle per garantire sicurezza ai cittadini.

Gli uomini e le donne della Polizia quotidianamente devono assolvere al proprio dovere confrontandosi con il regolamento di servizio e disciplina che ha nostro giudizio non da nessuna garanzia e del quale il LI.SI.PO. più volte a richiesto la rivisitazione. Il LI.SI.PO. pur prendendo le distanze dall’attuale bozza di decreto non è a conoscenza di simili decreti riguardante l’intero comparto di sicurezza. Qualche dirigente, anche sindacale,  della Polizia di Stato in una nota diramata alla stampa, addirittura chiede accertamenti più severi, a tal riguardo il LI.SI.PO. vuole evidenziare che dai poliziotti si pretende di tutto e di più negando in cambio perfino i diritti più elementari come quelli di un posto letto e della mensa di servizio mentre per la classe dirigenziale viene garantito tutto: alloggio di servizio, etc. Il LI.SI.PO. nel proclamare lo stato di agitazione della categoria per la giornata di domani 07 giugno p.v. invita i propri aderenti ad astenersi dal cibo riservandosi nel contempo altre forme di lotta da attuarsi prossimamente.