Gli stand allestiti nel centro storico hanno ottenuto un grande successo con moltissimi ospiti intervenuti per l'occasione, tantio che si sta pemsando di calendarizzare la manifestazioen "Servigliano si Mostra" e magari potenziarla allungandone la durata a qualceh giorno. All'interno della manifestaizone si è svolto anche un convegno a tema: "Artigianato, commercio e la media vella del Tenna cui crede ancora" presenti: Gianni Basso sindaco di Montegranaro, Paolo Petrini assessore regionale, il senatore Luciano Magnalbò, Vittorio Ferracuti presidnete Confcommercio  e Giuseppe Benigni Credito cooperativo piceno.

"L’Arti.Comm. associazione che rappresento - ha commentato Giovanni Di Biagio -  è nata per opera degli appartenenti alle attività artigianali, commerciali e turistiche di Servigliano con lo scopo di valorizzare i prodotti e le caratteristiche peculiari degli stessi associati e vi aderiscono 73 operatori. Servigliano, per la posizione strategica in cui si trova, è stato sempre un punto d’incontro per i paesi limitrofi e ciò ha notevolmente contribuito al suo sviluppo commerciale e artigianale; negli ultimi anni però la crescita economica della nostra cittadina, risentendo del trend negativo nazionale, ha subito una battuta d’arresto. Riteniamo che il baricentro della futura Provincia di Fermo, che dalle prime avvisaglie rischia di essere troppo spostato verso la zona costiera, dovrebbe essere posizionato sul suo naturale asse d’equilibrio, ossia la media Valle del Tenna. Ciò influirebbe positivamente su Servigliano, che potrebbe diventare un punto di richiamo adatto per ospitare, ad esempio, un centro fieristico provinciale. Per risollevare le sorti di un centro commerciale naturale qual è il nostro paese è necessario un grande sforzo da parte degli operatori serviglianesi. Un altro punto da sviluppare sarà quello che riguarda il turismo che forma un imprescindibile connubio con il commercio e l’artigianato; a tal proposito bisognerà attivarsi per potenziare le strutture ricettive esistenti e crearne delle altre per dare impulso all’ attività turistica locale. Per risustemare la situazione di crisi, credo siano fondamentali: ogni prodotto dovrebbe rigorosamente riportare le sigle del paese di origine, non essendo sufficiente il transito in Italia per beneficiare del marchio "made in Italy". Andrebbero intensificati i controlli doganali di routine ed in particolare i controlli tossicologici e di rispondenza delle etichettature di qualità sui prodotti importati (per dirvi un paradosso ho constatato di persona, nel settore tessile, che lo stesso prodotto cambia la composizione solo in base alla stagione); tali contraffazioni hanno contribuito a creare nel consumatore una grossa confusione e diffidenza non solo nell’acquisto dei prodotti importati, ma anche di quelli realizzati in Italia con materie prime certificate".

Per concludere, noi dell’Arti.Comm. di Servigliano riteniamo che, mettendo in gioco tutta la nostra inventiva, il nostro spirito di sacrificio, che sempre ci ha contraddistinto, la nostra produzione di qualità, che ha contribuito a tenere alto il nome della nostra Regione, e supportati dalle istituzioni, potremmo superare questo momento delicato e ridare vigore alla nostra economia cercando di mettere fine ad una crisi che si trascina ormai da troppo tempo.