Il comitato di quartiere centro scrive al sindaco
Montegranaro | Urgono risposte per le problematiche del centro storico
di Stefania Ceteroni
"Ancora una volta un'istanza presentata dalla consulta di quartiere Centro ha trovato porte chiuse presso l'amministrazione. Questo testimonia quanto sia stato duro ed infruttifero, non per nostra responsabilità, il lavoro della consulta". Così si apre una missiva inviata al sindaco, Gianni Basso, e al consigliere delegato al centro storico, Mauro Lucentini dal vice presidente della consulta di quartiere del centro storico, Luigi Craia.
La lettera fa seguito ad una precedente comunicazione inviata via e-mail il 25 marzo alla quale, sostiene Craia, nessuno ha risposto. "Il mio dubbio", prosegue Craia, "riguarda due possibili motivazioni alla base di tale silenzio: o l'amministrazione comunale non reputa interessante ascoltare il parere del nostro organismo oppure, nel caso specifico, non legge le e-mail". Dando per buona questa ultima ipotesi, Craia usa un mezzo di comunicazione più usuale "con la speranza di ottenere un minimo di attenzione da parte vostra".
L'argomento sollevato in quella come in questa comunicazione è l'ex ospedale. Pur nella consapevolezza che la responsabilità riguardo allo stabile ricada sulla proprietà, per cui sulla Asl, Craia ritiene "doveroso, un quanto vice presidente della consulta, rivolgermi all'autorità politica cittadina. Lo stabile dell'ex ospedale è a rischio crolli oppure no? La comparsa e poi la scomparsa e di nuovo la ricomparsa di transenne cosa significa?".
"Se l'edificio è davvero pericolante, come si può pensare che una semplice recinzione larga poco più di un metro, senza alcun puntello o sostegno di sorta, possa essere sufficiente a scongiurare ogni pericolo per i passanti o per gli edifici adiacenti? Se invece non esiste il rischio di crolli, a cosa serve tale recinzione?". E si torna a parlare di responsabilità. "Se è vero che la responsabilità legale di questa situazione ricade sulla Usl, quella politica inevitabilmente riguarda l'amministrazione. Mi auguro, quindi, che la stessa si faccia interprete presso chi di competenza affinché la questione venga affrontata con maggiore efficacia e serietà".
Ma la questione degli edifici pericolosi e pericolanti nel centro storico, com'è ben noto, non riguarda solo l'ex ospedale.
"So delle ordinanze di messa in sicurezza inviate mesi fa ai proprietari privati di tali stabili, ma vedo anche che, a tutt'oggi, non vi sono interventi se non qualche impalcatura di puntellamento che lascia intendere che quella sarà l'unica soluzione che si porrà in atto. Avremo un centro storico puntellato per anni? Dovremo attendere che qualcuno riceva un mattone in testa prima che si affronti la questione più concretamente? O che magari crolli qualche altro edificio?".
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06/06/2003
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