Presentato ad Ascoli il convegno sul doping in programma sabato a Colli del Tronto
Colli del Tronto | "il ricorso dopante non è soltanto un problema di natura morale o sociale ma costituisce un "fenomeno di ignoranza etica" che ferisce profondamente il cittadino nonché l'espressione più sublime di tutte le discipline agonistiche.
Presentato ad Ascoli il convegno sul doping in programma sabato a Colli del Tronto
"L'Amministrazione provinciale è da sempre in prima linea nel sostenere e nel diffondere la pratica sportiva - ha dichiarato l'assessore Capriotti - nella convinzione che lo sport debba essere innanzitutto strumento di benessere e di promozione della salute psicofisica della persona. La Provincia, infatti, dopo le positive esperienze del "progetto Cuore" e del meeting dello scorso anno sulla corretta alimentazione ha definito, con il prezioso contributo di esperti e insigni docenti, questa proposta che è stata preceduta dalla distribuzione di ben 18 mila opuscoli informativi nelle scuole superiori del territorio e di questionari in alcune scuole prese a campione".
"Questo convegno rappresenta un'importante occasione per sensibilizzare ulteriormente il mondo sportivo e giovanile, intendendo analizzare ancora più da vicino i drammatici effetti legati al doping nell'attività agonistica e alla sua preoccupante incidenza su varie categorie di atleti professionisti, amatori e dilettanti" ha dichiarato l'assessore allo sport di Colli Cardilli.
"Ogni sportivo deve seguire i concetti fondamentali della sana nutrizione, dell'esercizio fisico metodico e dell'allenamento scientifico - ha ricordato il dottor Scalia che relazionerà nella tavola rotonda di sabato sulle dinamiche della "morte improvvisa nello sport" - rifiutando decisamente il doping e ogni sua conseguenza artificiosa."
Durante la conferenza stampa è stata data diffusione ad una nota del prof. Pierluigi Pompei, del dipartimento di medicina sperimentale e sanità pubblica dell'Università di Camerino, che ribadisce che "il ricorso dopante non è soltanto un problema di natura morale o sociale ma costituisce un "fenomeno di ignoranza etica" che ferisce profondamente il cittadino nonché l'espressione più sublime di tutte le discipline agonistiche. E' nostro compito- riprende la nota - non solo fornire informazioni culturali e scientifiche sempre più complete ed esaurienti, ma anche rendere consapevole l'opinione pubblica dei terribili effetti collaterali delle sostanze proibite e dissuadere i possibili utenti".
"Coloro che praticano sport sono chiamati a vivere l'attività fisica secondo i principi di lealtà, sano spirito di competizione e correttezza nel rispetto assoluto del proprio stato psico-fisico" ha ricordato Aldo Sabatucci, presidente del Coni". "Il complesso fenomeno del doping, vista la sua portata e le sue conseguenze nefaste - ha evidenziato la dottoressa Carosi - coinvolge tutte le componenti educative e formative dell'universo giovanile: dalla scuola alla famiglia, dagli operatori sanitari agli istruttori sportivi, sino alle istituzioni. Tutti chiamati pertanto a contrastare l'uso di sostanze dopanti e fornire una giusta comunicazione sociale su questa dilagante piaga".
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07/06/2007
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