Si sono svolti questo pomeriggio alle ore 16:00 in Piazza Cavour a Nereto con rito civile i funerali di Libero Masi e della moglie Emanuela Cheli, trucidati con una mannaia nella loro villetta nella notte tra mercoledì e giovedì.

 

Un paese ancora scosso e attonito e che non riesce ancora a capacitarsi in ciò che è successo si è stretto attorno ai due figli della coppia Alessandro ed Elvira.

Presenti molti rappresentanti del foro teramano, dal presidente dell’ordine degli avvocati di Teramo Avv. Lucio del Paggio al Presidente della camera penale di Teramo Avv. Arturo Marini  che hanno descritto Libero Masi come “professionista brillante, uomo poliedrico dotato di una vivacità culturale e di una curiosità intellettuale che gli consentivano di spaziare al di là del campo forense e di coltivare passioni in campo storico sociale. Una professione esercitata con stile con garbo indipendenza nella ferma salvaguardia dei diritti dei propri assistiti…”

 

Presenti autorità, il presidente dello Slow Food  e i sindaci di Civitella, Corropoli, Tortoreto, Giulianova, oltre naturalmente al sindaco di Nereto Sergio Moroni, che ha proclamato per la giornata odierna lutto cittadino e che ha avuto parole di conforto per i figli e di condanna per questo barbaro delitto:

 

“Si è accanita contro di voi una ferocia che non conosce precedenti: cosa mai ha potuto caricare con tanto odio la mano dell’assassino o degli assassini .

 

La gente non si sente più sicura e chiedono una maggiore presenza di forze dell’ordine. A tal proposito il sindaco augura  una soluzione veloce del caso affinché torni” serenità nelle nostre case.”

Un monito anche ai suoi concittadini :”in queste circostanze chi ha responsabilità superiori non deve abbandonarsi a dichiarazioni insensate e sciocche a limite dell’irresponsabilità. Ciò non ci aiuta  a superare il momento…”

Mi appello al senso civico chi sa o ha visto ha il dovere di riferire agli investigatori e sarebbe bene astenersi dal dichiarare cose  non veritiere. Bar sono luoghi di piacevole ricreazione  e tali devono rimanere. Alle indagini penseranno altri…”

 

Toccanti le parole del figlio Alessandro: “La vecchia casa che conserva le memorie della mia famiglia è stata violata e la coscienza della loro innocenza ci soffoca. Provo a sciogliere il cuore in un pensiero di pace e cammino su strade di aghi cercando di trovare una soluzione, uno scampo a tutta questa morte. Quando questo giorno sarà finito, ci troveremo di fronte a due strade. La prima, più facile ci porterà all’ossessione e alla disperata rassegnazione; la seconda fresca e lucida alla forma paurosa di uno specchio e tutte le cose che loro due hanno detto e fatto diventano momenti di profonda riflessione…”

 

Intanto le indagini vanno avanti. Tra le ipotesi del delitto, la vendetta anche se la più accreditata resta finora l’ipotesi della rapina.