Il pubblico ha continuato ad affluire per tutta la durata del concerto, domenica 8 giugno (inizio alle 21 e 15 circa), presso la Chiesa di Santa Lucia di Grottammare alta. All'organo il maestro Gianluigi Spaziani e lo strumento, come ormai tutti sanno, è il Fedeli del 1752 magnificamente restaurato da Barthélémy Formentelli negli scorsi mesi: un gioiello.

Il programma prevedeva 10 brani: di Jan Pieterszoon Sweelinck (1562 - 1621) il Balletto del Granduca; di Martin Radeck (1623? – 1683?) Canzona; di Abraham Van De Kerckhoven (1618 ca. – 1701) la Fantasia in do magg.; di Bernardo Pasquini (1637 - 1710) Toccata (Il cucù); di Domenico Zipoli (1688 – 1726) Elevazione in do magg.; di Giovanni Battista Martini (1706 - 1784) Aria (dalla Sonata XI); di Johann Bernhard Bach (1676 – 1749) Ciaccona; infine, di Johann Sebastian Bach (1685 - 1750) il Preludio in re min. (BWV 539a); il Corale Liebster Jesu, Wir sins Hier; il primo tempo del Concerto in do magg. (da un Concerto del Duca J. Ernst di Sassonia-Weimar, BWV 984).

Musiche di raro ascolto, ma non per questo meno gradite al pubblico, che senz'altro tornerà in questo e in altri luoghi della provincia di Ascoli per i concerti che già si preannunciano per l'estate. Un bravo particolare al maestro Spaziani, per il concerto odierno e per la sua infaticabile opera di ricerca sugli organi della provincia stessa.