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Religiosità e territorio: crescita e successi per la Provincia

| Grande attesa per il 28° Pellegrinaggio: intervista al presidente Silenzi

A cura del  dott. Giuseppe Luppi
 
Mentre cresce l’attesa per il 28° Pellegrinaggio Macerata-Loreto, nella sede del Comitato stanno giungendo iscrizioni, intenzioni di preghiera e messaggi da ogni dove. Il Comitato coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che rendono possibile il Pellegrinaggio attraverso anche le sponsorizzazioni e, in particolare, ringrazia BancaIntesa e Banca Marche. Si allega, di seguito, un’intervista concessa dal presidente della Provincia di Macerata Giulio Silenzi che, anche quest’anno, camminerà da Macerata a Loreto in mezzo ai pellegrini.
 
Il Pellegrinaggio Macerata-Loreto fa parte integrante delle tradizioni religiose della nostra popolazione. Ne ha qualche ricordo risalente alla sua gioventù o comunque quali sensazioni le hanno provocato quelli a cui ha preso parte anche negli anni recenti?
 
Ho già partecipato al pellegrinaggio e non nascondo che trovarmi insieme a tanta gente, in marcia verso una meta concreta, Loreto, che è anche una meta spirituale, mi ha provocato una profonda emozione.
 
Il Pellegrinaggio, da sempre, è un evento che coinvolge persone di ogni strato sociale e di ogni latitudine. Non pensa che possa essere interessante organizzare, nei giorni immediatamente precedenti o subito dopo, qualche evento artistico e culturale perché questo evento non resti confinato soltanto nell’ambito religioso?
 
Potrebbe essere un’idea, anche se la stessa dovrebbe essere proposta dalla Diocesi e dagli organizzatori. Non troverei corretto che altri Enti intervenissero autonomamente, come non userei il termine “confinato” nell’ambito religioso. Il pellegrinaggio vive essenzialmente in un ambito religioso, semmai si tratta di organizzare qualcosa per favorire l’ospitalità dei pellegrini.
 
La Macerata-Loreto è anche un fenomeno sociale di grosso spessore. Questa sua specificità non potrebbe essere il traino per valorizzare l’immagine della provincia nel campo del turismo religioso con itinerari come quello che va da S.Maria a Piè di Chienti all’Abbazia di Fiastra, da S.Claudio e a Rambona? Senza considerare il fatto che la provincia è baricentrica rispetto a Loreto e Assisi!
 
Credo senz’altro di sì, anche se i percorsi turistici legati alle strade storiche dei pellegrinaggi e al la filiera dei luoghi sacri e di preghiera sono già molto pubblicizzati, soprattutto dopo gli appuntamenti turistici del Giubileo del 2000.
 
Ma il Pellegrinaggio da sempre ha dimostrato un’altra grande valenza della nostra provincia e cioè la perfetta organizzazione. Ogni volta è una macchina i cui congegni (dalla protezione civile ai servizi stradali, dall’assistenza sanitaria ai punti di ristoro, dai servizi di illuminazione a quelli delle comunicazioni ecc.) debbono funzionare alla perfezione. E questo è un motivo in più per essere orgogliosi ma anche per valorizzare l’immagine di questa provincia.
 
La Provincia sta investendo molto sulla Protezione civile, come si è evidenziato anche durante l’inaugurazione della Sala Operativa Provinciale ed ogni organizzazione che utilizza questi servizi e che dimostra attenzione alla sicurezza dei cittadini è senz’altro da elogiare. Ogni nuovo successo che si raggiunge come Protezione civile è un punto in più per la qualità della vita di un territorio e per la sua crescita civile.
 
Non ritiene utile che, per far sì che il ricordo di Macerata e del nostro territorio rimanga a lungo nella memoria delle migliaia di pellegrini che partecipano alla lunga marcia notturna, sia consegnato loro un piccolo “souvenir” o un promemoria delle bellezze della provincia? Qualcuno di quei pellegrini, forse molti, potrebbero tornare durante l’anno come turisti attirati dalla ospitalità di questa terra.
 
Dico di più: bisognerebbe farlo per ogni manifestazione che porta ospiti momentanei nel nostro territorio. Purtroppo la promozione turistica è una materia su cui ancora ci sono molte incertezze, sia per i soggetti che debbono organizzarla, sia per gli strumenti da utilizzare. Nell’ultimo convegno sul Piano Turistico Provinciale abbiamo affrontato seriamente anche questo tema.

08/06/2006





        
  



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