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Cara Sutor ti scrivo...

Montegranaro | Stefano Pillastrini scrive una lettera alla società e alla cittadinanza veregrense in cui spiega i motivi del suo addio alla Sutor Premiata

Pillastrini

"E' difficilissimo esprimere le sensazioni che provo in questo momento perchè convivono in me sentimenti contraddittori: gioia pensando ai bellissimi ricordi e tristezza pensando che ormai siamo ai saluti.

Voglio che sappiate da me il motivo che mi spinge a chiudere un'avventura così bella, in cui sono stato circondato da un affetto che mai ad un allenatore capita di trovare. Il grande rispetto per questa società e per i suoi tifosi mi porta a voler essere chiaro anche quando potrei avere vantaggi a comportarmi diversamente: la mia voglia di provare a misurarmi ad un livello agonistico più alto possibile, il valutare se esiste la possibilità di competere per vincere qualcosa di assoluto, è un'ambizione che mi spinge ad aspettare movimenti di mercato che vanno molto avanti nel tempo, mentre la Sutor ha bisogno subito di un condottiero che la guidi e che programmi l'attività nel migliore dei modi. Sarebbe comodo aspettare il 20 giugno (data entro la quale posso decidere di uscire dal contratto) e poi valutare in base alle possibilità che il mercato mi offre in quel momento. Non è giusto, perché la Sutor merita un allenatore che sia pronto da subito a lavorare per più stagioni e ottenere i brillanti risultati che i tifosi si aspettano e si meritano. Per questo ho comunicato in anticipo le mie scelte e lascio libera la società di organizzarsi.

Quando sono arrivato a Montegranaro feci una scelta particolare e convinta ma nemmeno una persona ottimista come me poteva immaginare di vivere un'esperienza così bella e gratificante, non solo come risultati ma anche come crescita della società, dello staff e dei giocatori. Ho mille ricordi, ne cito alcuni: il ritorno da Rieti dopo la promozione in Lega Due, con la piazza piena di gente, a notte fonda, ad aspettare la squadra con un entusiasmo senza precedenti; oppure la cavalcata trionfale dei Play-offs 2006, che ci hanno portati in serie A con i primi pienoni visti al PalaSavelli.

Poi la Serie A, con alcune vittorie incredibili ed un pubblico in continua crescita e sempre più entusiasta. Tutto questo mi rimarrà dentro per sempre, come l'affetto dei tifosi che ho sempre avvertito come sincero, con continui attestati di stima e fiducia, e come la Cittadinanza Onoraria che l'Amministrazione Comunale ha voluto concedermi e che mi riempie di orgoglio.

I risultati ottenuti sono il frutto del lavoro di tante persone, primi fra tutti i Giocatori: da Randy leader ed esempio di grande professionista a tutti gli altri che racchiudo nel nome dell'unico rimasto quattro anni, da ragazzino a Capitano, cresciuto in modo incredibile durante questo bellissimo periodo. Giuliano Maresca rappresenta tutti i giocatori che ho allenato e che grazie al lavoro hanno costantemente migliorato le loro performance. Poi ringrazio Gabriella ed Ermanno, sempre pronti a risolvere ogni problema, i proprietari sempre vicini alla squadra e tutti coloro che hanno contribuito a metterci nelle condizioni migliori possibili. Devo inoltre ringraziare i g.m. Mauro Montini che mi ha chiamato a Montegranaro, Pierpaolo Perulli con cui abbiamo condiviso due stagioni vincenti, poi Lucio Zanca, amico oltre che grande professionista che ha svolto un lavoro impagabile catalizzando attorno alla squadra un interesse sorprendente. Da ultimo il ringraziamento più importante per lo staff, le persone con cui ho avuto a che fare ogni giorno e che hanno reso possibile una crescita così importante: Antonello, Massimiliano, Marco, Sandro, i "due" Federico, Matteo e le tre colonne dello staff che ogni allenatore vorrebbe avere: Giovanni, più di un terapista, una persona capace di prevenire e risolvere mille problemi; Stefano, probabilmente il miglior vice-allenatore del campionato e Giustino, non solo grande preparatore atletico ma punto di riferimento costante per i giocatori. Voglio anche salutare tutte le persone sempre vicine alla squadra o che mi sono state sempre amiche come Luca Trisciani, Fabrizio e famiglia, Cesare e famiglia, Claudio Pirro, Leo, Don Sergio e tutti quelli che in questo momento non posso ricordare. Montegranaro rimarrà un'esperienza unica, spero di rimanere per sempre nei vostri cuori, perché sicuramente io e la mia famiglia non vi dimenticheremo mai".

 

08/06/2007





        
  



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