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Lettera aperta al presidente Spacca dall'Italia dei Valori

Ancona | Merlonghi: "A distanza di più di due anni si può solo capire che si vuole fare un grande torto al partito, l'Italia dei Valori, che io rappresento, e questo non lo trovo assolutamente giusto."

di Dante Merlonghi *

Caro Gian Mario, forse è veramente giunto il tempo di fare un po' di chiarezza anche per non compromettere i rapporti politici, che sono stati alla base di un accordo fondato sulla lealtà, sulla umanità, sulla solidarietà e sulla legalità.

Erano queste le parole che hanno accompagnato il nostro simbolo con la tua immagine nei 3000 manifesti affissi in tutta la Regione Marche e che hanno aperto la nostra campagna elettorale regionale 2005.

La nostra lealtà si è vista fino in fondo, in quanto tu sai benissimo come negli accordi sottoscritti l'Italia dei Valori era stata inserita nel listino del Presidente, al pari di altri partiti della coalizione. Il listino rappresentava l'equilibrio di governo regionale dove, democraticamente, erano rappresentate tutte le forze del Centro sinistra.

Il nostro entusiasmo e il nostro lavoro sono stati concreti e costruttivi, a prescindere dal listino, al fine di ottenere il massimo risultato possibile per l'Unione.

Non abbiamo pensato, furbescamente, di fermarci allorquando avevamo anche noi un sondaggio nel quale era chiaro che, presumibilmente, l'Italia dei Valori sarebbe rimasta fuori. Ovviamente, i fatti successivi sono a tutti noi noti, anche se ci rimane un forte dubbio sulla legalità perché non si è mai chiarito fino in fondo come mai l'opposizione, pur avendo nettamente perso, ha avuto più consiglieri, ma sai, ci sono fattori esterni che potrebbero aver influenzato certi comportamenti!!!

Nessuno mi leverà mai dalla testa come mai la mia maggioranza, l'Unione, non abbia insieme a me, condotto una battaglia per ottenere il giusto riconoscimento di rappresentanza così come è stato fatto in Abruzzo.

Ovviamente, caro Presidente, nel listino era stato pattuito che non ci sarebbe stato un doppio premio, "Consigliere o Assessore" ma, nel mentre, il primo del Listino, Mezzolani (DS) è andato a fare l'assessore, sarebbe stata cosa buona e giusta farlo dimettere da consigliere, anche perché, con questo doppio ruolo, si finisce per non fare bene né l'una né l'altra cosa.
Questa giusta opportunità avrebbe dato all'Italia dei Valori la possibilità di essere rappresentata in Consiglio regionale, al fine di poter recuperare l'unico partito, che non ha rappresentanza né consiliare né assessorile.

Perché, caro Presidente, questa cosa così comprensibile ai cittadini marchigiani non è stata ancora fatta? Anche perché le dimissioni di un consigliere che era stato messo nel listino non comporta nessuno svantaggio, sia di tipo economico, personale e politico. Ovviamente, caro Presidente, a distanza di più di due anni si può solo capire che si vuole fare un grande torto al partito, l'Italia dei Valori, che io rappresento, e questo non lo trovo assolutamente giusto.

Cordialmente.



*Il Coordinatore Regionale di ITALIA DEI VALORI

08/06/2007





        
  



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