La storia di San Benedetto è scritta sull’acqua del mare Adriatico (“i marinai di San Benedetto hanno navigato in tutto il mondo”, dice anzi Giuseppe Merlini). Meno sulla terra ferma, dove le antiche case marinare sono oggi ristrutturate eleganti villette.

 

Venerdì 11 giugno alle 21, nella sala aste del mercato ittico di San Benedetto, verrà presentato un libro fotografico di oltre 400 pagine pubblicato dalla Provincia di Ascoli Piceno e intitolato “Il nostro mare. Storie, fatiche e passioni”, a cura di Giuseppe Merlini, con il coordinamento di Carla Moretti e la consulenza di storici e uomini politici: Gabriele Cavezzi, Ugo Marinangeli, Pietro Paolo Menzietti, Gino Troli. Alla serata parteciperà anche il regista Rai Lino Procacci. Il libro raccoglie un migliaio di fotografie provenienti dalle case di 247 famiglie marinare sambenedettesi, mai rese pubbliche prima. Secondo il marinaio Filippo Liberati (presidente dell’associazione “Mare bunazze”) si tratta di un “grande riconoscimento alla marineria. Specie a chi è partito e non è più tornato”.

 

Questa mattina il libro e la serata di venerdì sono stati presentati presso il Comune di San Benedetto. Giuseppe Merlini ha parlato di “libro-Arca di Noè”, per la documentazione che mette in salvo. Ha inoltre detto di come è nato: da un’idea del direttore di macchina Nicola Romani, che nel febbraio di quest’anno lo aveva contattato proponendogli di realizzare un libro sui sambenedettesi decorati con la medaglia d’oro per lunga navigazione.

La parte fotografica del libro segue una parte introduttiva, con testi tradotti in spagnolo e inglese, a beneficio delle comunità sambenedettesi di Mar del Plata in Argentina e Chicago Heights negli Stati Uniti. Il libro contiene anche una ricca appendice documentaria, con i nomi delle famiglie marinare sambenedettesi dalla metà dell’Ottocento ai giorni nostri.

 

L’assessore provinciale Maria Pia Silla (fra le deleghe quella ai “Progetti per la pesca e per il Parco Marino del Piceno”) ha parlato di “riconoscimento al lavoro”, del “nostro porto, con le barche e i due moli” che “rendono bella la città”. Ha inoltre ricordato la fase ormai conclusiva del progetto di Parco Marino del Piceno, "strategico per un turismo di qualità ed ecosostenibile”. Infine ha ricordato le 2500 fotografie pervenute ai curatori del libro, non tutte pubblicate, ma tutte scansionate e consultabili presso la “Mediateca provinciale”, gestita presso la biblioteca comunale di San Benedetto dalla “Fondazione Libero Bizzarri”.

 

Il presidente della Provincia Pietro Colonnella ha ricordato “coloro che scelsero per necessità il lavoro del mare e coloro che lo scelsero per passione”. Ha inoltre ricordato “i migliori registi sambenedettesi, come Scotese, Pirro, Libero Bizzarri”. Infatti durante la serata di venerdì verranno proiettati anche alcuni filmati, mentre il laboratorio teatrale “Re Nudo”, tramite la voce recitante di Piergiorgio Cinì, le musiche eseguite dal vivo da Pierpaolo Marini, le immagini di Fabrizio Pesiri e le scenografie di Paolo Massacci, allestirà uno spettacolo della durata di circa mezz’ora.

 

Il vicesindaco Piunti ha parlato della “sambenedettesità di cui il territorio ha bisogno” e della trasformazione di San Benedetto “da borgo marinaro a città, grazie al lavoro in mare di molti, con lutti e sacrifici. Abbiamo un grande passato alle spalle. Una storia che con questo libro possiamo mettere a disposizione a livello turistico” (e in effetti il patrimonio promosso dagli Enti locali potrebbe confluire in un’apposita sezione di libreria, a beneficio di cittadini e residenti).

 

Gino Troli ha parlato di una iniziativa che la Regione Marche sta promuovendo, “quella del recupero e della valorizzazione della grande civiltà marinara, dopo aver fatto qualcosa di analogo per la civiltà contadina. Con le foto di questo libro San Benedetto si pone al centro di questa iniziativa”. Piergiorgio Cinì ha infine rievocato gli spettacoli già messi in scena la scorsa estate al mercato ittico, che ha definito “uno degli ultimi posti autentici rimasti a San Benedetto”.