Il Coordinamento provinciale di Ascoli del Sincobas (sindacato dei comitati di base) esprime con forza il proprio giudizio assolutamente negativo su un intesa che nell'ascolano interessa alcune tra le maggiori fabbriche esistenti, e oltre milleduecento addetti. "Si tratta di un contratto - dice il coordinatore Andrea Quaglietti - da respingere per i suoi contenuti assolutamente peggiorativi nei confronti dei lavoratori.

Un aumento medio di 80 euro al mese da spalmare addirittura in 4 anni, la previsione dei contratti di inserimento, condizioni generali che accrescono la precarizzazione già imperante, che per i giovani significa l'impossibilita' di essere assunti a tempo pieno, nel futuro, sono elementi inaccetabili per il Sincobas.

Con questo accordo - aggiunge Quaglietti - vengono di fatto inseriti nel contratto requisiti della Legge 30 (Riforma Biagi) che la stessa CGIL dichiarava di voler respingere, dimostrando in piazza e nelle fabbriche. Un dato preoccupante e che si aggiunge al silenzio totale sulla vicenda, che è stato calato e imposto ai lavoratori, dai tre sindacati confederali."

Valutazioni che sono le stesse di altri dirigenti del Sincobas di Ascoli, come Antonio Sofia (RSU Pirelli), Tommaso Amadio (dipendente Plalam) e Nazzareno Ballatori (lavoratore Pirelli e membro del coordinamento), che afferma : " E' assurdo che i lavoratori subiscano un rinnovo contrattuale pessimo come questo, senza che i sindacati che lo hanno siglato abbiano mai avuto il mandato per sottoscriverlo, da parte di operai e impiegati del settore." Per tutto questo, l'organizzazione provinciale è pronta a promuovere scioperi in tutti le fabbriche, le aziende e i luoghi di lavoro interessati, con l'obiettivo di far modificare l'intesa sindacale definita il 2 giugno scorso.

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