Lo stato di crisi del comparto della comunicazione artigiana è stato posto all’attenzione del Ministro delle Attività Produttive Caludio Scaiola. In una lettera, che la Cna di Ascoli d’intesa con altre associazioni ha inviato al Ministro, si richiede di “voler sostenere, a livello governativo, l’esigenza di rigettare la proposta di Direttiva presentata, nella formulazione della Commissione, che sarebbe esiziale per le micro, piccole e medie imprese e per i professionisti del settore informatico”.

La Commissione e il Consiglio europeo hanno infatti proposto una direttiva sulla brevettabilità delle Computer Implemented Inventions (CII), la cui approvazione confermerebbe l’attuale pratica, molto radicata in Europa, di rilasciare brevetti a tutte le invenzioni di questo tipo che superino le prove di brevettabilità, riducendo le discrepanze tra i vari stati membri. Se però da un lato la protezione del brevetto potrebbe favorire la competitività internazionale, dall’altro le modalità proposte dalla Commissione prevedono un processo che risulta eccessivamente oneroso per le aziende e che potrebbe causarne l’estromissione dal mercato.

Il comparto della comunicazione artigiana si trova infatti in una situazione di grave crisi strutturale e congiunturale. Per comunicazione artigiana si intendono ovviamente tutte le attività della grafica, della promozione pubblicitaria, della stampa, della cartotecnica, dell’insegnistica, dell’editoria, dell’immagine, come fotografi, cine e video-operatori, del web, dell’informatica, dei call center, delle software houses, dell’area dell’Information Technology, delle tele-comunicazioni e di tutte le attività collegate. In alcune tipologie di queste attività si stanno verificando chiusure di imprese e perdita conseguente di posti di lavoro, mentre in altre la crescita inferiore alle reali potenzialità di sviluppo.

Il settore del software differisce inoltre da tutti gli altri prodotti industriali, anche del settore dell’informatica, che possono essere protetti da brevetto. Il software è per sua natura un prodotto costruito su un’idea preesistente, su un processo di creatività libera che ha consentito un’innovazione nel settore nel quale un regime di brevettabilità obbligatoria risulterebbe fortemente controproducente.

“Una delle possibili iniziative che potrebbero concorrere al rallentamento della crisi – spiega Maria Désirée Basili, direttrice della Cna di Ascoli - potrebbe essere la realizzazione di un quadro normativo di sostegno alle imprese di alcuni dei settori del comparto, anche tramite una normativa che riconosca, in termini di definizione, la necessità di una qualificazione professionale per lo svolgimento di certe attività”.