Il Circolo di AN “Emidio Galiè”, per correttezza e senso di responsabilità, ha trattenuto a lungo le proprie considerazioni in merito agli accadimenti politici locali, onde evitare di sommare ulteriore confusione a quella già esistente.

Tuttavia, essendoci un limite ad ogni cosa, appare necessario esternare pubblicamente la propria voce giacchè, internamente, non ve ne è l’occasione.

Non condividiamo l’accanimento che alcuni esponenti di AN manifestano nei confronti dell’Assessore Bruno Gabrielli.

Preliminarmente perché la posizione di un Partito, tramite i suoi rappresentanti politici o amministrativi che siano, deve essere frutto di una seria e profonda analisi nelle sedi competenti, evitando fughe in avanti che sfociano in dubbi personalismi che nulla hanno, o dovrebbero avere a che fare, con gli aspetti progettuali inerenti la visione politica del territorio.

Il Segretario di un Partito non dovrebbe, in generale, esprimere posizioni senza prima sentire tutti i membri locali del Partito che rappresenta: la democrazia, il confronto e la sintesi sono gli elementi portanti di qualsiasi tipo di organizzazione.

Peraltro abbiamo espresso a suo tempo le nostre perplessità su cumuli di cariche potenzialmente e concretamente confliggenti.

Secondariamente ogni critica va svolta, onestamente, sulla struttura di cui l’Assessore fa parte, infatti, quando si verte in tema di organi collegiali, è difficile ritenere che solo alcuni abbiano colpe, quanto meno gli altri “dormono” e anche questo ci sembra degno di segnalazione.

Infine crediamo opportuno liberare il nostro stimato Sindaco, ingenuo come tutte le persone che non sanno di politica, da ogni tipo di ricatto. Dentro e fuori la Giunta, dentro e fuori il Consiglio Comunale, dentro e fuori i Partiti.

Già è dovuto soggiacere, essendo stato lasciato solo e fidandosi, in verità malamente e di pochi suggeritori escludendo forse proprio gli unici da ascoltare, sulla vicenda del Centro Agro Alimentare dove il Comune, socio di maggioranza relativa con il 43,17% ha rinunciato a tutto.

Oggi il Comune ha un solo membro in Consiglio di Amministrazione, ha dovuto accettare l’aumento degli emolumenti in capo agli amministratori che sono passati dai 650 euro dell’allora presidente ed il gettone di presenza dei consiglieri, agli attuali 2.500,00, 2.000,00 e 1.000,00 euro, ha dovuto ancora accettare la possibile riassunzione di un dirigente non più in organico, consulenze, transazioni e il prosieguo di tutti gli indirizzi operativi creati dai consiglieri da lui nominati nel C.d.A., dovendosi però sentire incolpato per la loro scelta.

E’ obbligo delle forze che compongono il Centrodestra, essere unite e lavorare su ciò che unisce e non incespicare su quelle tematiche che dividono inutilmente.

Qualcuno infatti potrebbe infine desumere che i problemi esistenti non dipendono dalla coalizione politica in quanto tale oggi al governo della nostra città, ma solo di alcuni uomini del centrodestra ed allora sì, da sostituire.

E forse non sono gli stessi.

Per riflettere.

 * Presidente del Circolo AN - “Emidio Galiè" - SBT