E' proseguita anche nel 2004 nelle Marche la fase di debolezza dell'economia cominciata nel 2001, condizionata dalla stagnazione dell'industria manifatturiera e dal modesto incremento dell' export (2,3%).

Tanto che la lieve crescita del prodotto interno lordo regionale (1,1%), pur superiore a quella del 2003 (0,7%), e' rimasta comunque di poco al di sotto del dato nazionale (1,2%).

E' quanto emerge dall'indagine della Banca d' Italia, presentata dal direttore della sede di Ancona Francesco Palmese. Se nel suo complesso la produzione industriale ha fatto registrare un lieve aumento (1,3%), e' calata pero' nei settori della moda e nelle calzature. In crescita la meccanica e le attivita' maggiormente legate all' edilizia come il legno e il mobile.

Dal settore edile e' venuto il dato positivo principale, con un aumento della produzione (5,8%) favorito dall' elevata domanda di abitazioni da parte delle famiglie. La debolezza congiunturale, cosi' come la spiccata propensione delle famiglie ad accendere mutui (soprattutto a tassi indicizzati) per la casa, e a utilizzare il credito al consumo, ha condizionato l' andamento dei prestiti bancari. Il cui aumento (8,3%) e' apparso stabile rispetto al 2003.

Sono cresciuti i prestiti alle famiglie, e si e' contratto il credito alle imprese, anche a causa della flessione degli investimenti.(Fonte: ANSAweb).