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“Acqua, sangue della terra”

Montemonaco | Un convegno nazionale per lo sviluppo sostenibile del territorio organizzato dalla Provincia di Ascoli Piceno e dall’UPI nazionale, il prossimo 24 giugno, a Foce di Montemonaco.

“Tutto è nato dall’acqua, tutto ci è dato dall’acqua”: così Goethe, uno dei più grandi poeti del diciottesimo secolo, usava rimarcare nei suoi scritti. Ed ancora oggi più che mai, l’acqua, e tutto ciò che essa rappresentata per l’uomo, sono oggetto di una grande attenzione dato che, purtroppo, la stessa non può più considerarsi poi così disponibile in quantità illimitata.

Proprio l’acqua sarà oggetto di riflessione del convegno nazionale denominato “Acqua, sangue della terra”, che si terrà il prossimo sabato 24 giugno a Foce di Montemonaco (AP), organizzato dalla Provincia di Ascoli Piceno e dall’UPI, in collaborazione con il Centro Internazionale “Civiltà dell’Acqua” e con il Comune di Montemonaco.

Il convegno, che affronterà le tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente ed allo sviluppo sostenibile del territorio sottolineando il delicato rapporto tra acqua, biodiversità, ambiente e vita, vedrà l’intervento di relatori di caratura nazionale ed internazionale che, nelle due sessioni previste, analizzeranno approfonditamente come poter armonizzare le risorse assicurando in ogni modo la massima protezione e salvaguardia dell’ecosistema fluviale e degli acquiferi in generale.

Le due sessioni (mattina e pomeriggio) saranno intervallate da una degustazione direttamente alla sorgente dell’acqua dei Sibillini.

Interessante sarà anche la giornata di domenica 25 giugno, organizzata in collaborazione con la Casa del Parco, nella quale è prevista un’escursione guidata al Lago di Pilato, esempio tipico di come un eccessivo sfruttamento delle risorse idriche possa mettere a repentaglio la vita di qualsiasi bacino.

Dulcis in fundo, sarà allestita un’accattivante mostra fotografica “Acqua, vita dei Sibillini” a cura di Sandro Polzinetti, che verrà inaugurata venerdì 23 giugno presso la Chiesa di S. Biagio in Montemonaco.

Tornando al fulcro dell’evento, e cioè alla giornata del convegno, saranno previsti gli interventi di:

- Torquato Nanni - Ordinario di Geologia Applicata - Dipartimento di Scienze della Terra - Università di Ferrara;

- Giusto Giovannetti - Direttore Scientifico Centro Colture Sperimentali Aosta;

Federico Preti – Professore Dipartimento Ingegneria Agraria Forestale Università di Firenze;

Stefano Ciafani – Coordinatore Scientifico Legambiente

Piero Farabollini – Professore Università di Camerino;

Marco Emanuele – Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'acqua;

Andrea Agapito Ludovici – Responsabile Nazionale Acque WWF;

Gabriele Carraro – Coordinatore scientifico del programma di ricerca Crea, Dionea SA Svizzera;

David Fiacchini – Biologo, Operatore Tutela Ambiente Montano del CAI;

Pippo Gianoni – Direttore a.i. Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua;

Sergio Reolon – Presidente Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua, Presidente Provincia di Belluno.
La sessione mattutina sarà introdotta dal Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Massimo Rossi, che è anche responsabile per il settore ambiente dell’Unione delle Province d’Italia, e coordinata dall’Assessore provinciale alle Attività Produttive, Parchi, Turismo ed Agricoltura, Avelio Marini. La sessione pomeridiana sarà coordinata da Marco Stevanin, rappresentante Terra Srl dell’Università di Venezia.

Con questo evento prosegue l’impegno dell’Amministrazione provinciale di Ascoli Piceno avviato nel 2003 (“Anno Internazionale dell’Acqua”) e tornato recentemente alla ribalta grazie ad un esplicito richiamo delle Nazioni Unite che hanno dichiarato l'accesso all'acqua un diritto fondamentale per l'uomo.

Un impegno che si è caratterizzato per una serie di azioni volte a indurre un razionale utilizzo della risorsa: è di pochi mesi fa l’approvazione di un atto della giunta provinciale che, in attesa dell’approvazione del bilancio idrico di bacino e del piano regionale di tutela delle acque, strumenti fondamentali per la disciplina della materia, fissa i criteri di salvaguardia transitori e la definizione degli ambiti di tutela con particolare riguardo ai prelievi idrici esistenti, a quelli nuovi ed al deflusso minimo vitale delle acque.

09/06/2006





        
  



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