Una perdita di 276.727 euro sarebbe il vero risultato del bilancio 2004 della “Società consortile a responsabilità limitata Riviera delle Palme”, meglio nota come “consorzio turistico”.

 

Non invece quell’utile di 149.973 euro che compare nel bilancio approvato il 28 aprile 2005, ottenuto conteggiando un contributo straordinario da parte dei soci (i comuni della riviera, l’associazione albergatori, ecc), per 427.700 euro, che doveva essere concesso entro il 30 giugno.

 

Lo sostengono Alleanza Nazionale, Azione Indipendente, Lista Martinelli e UDC, quasi tutta la maggioranza di centrodestra al comune di San Benedetto (mancano all’appello soltanto Forza Italia e il Nuovo Psi). La copertura del disavanzo del consorzio era già stata oggetto di una infuocata riunione di maggioranza venerdì 24 giugno al comune di San Benedetto (socio di maggioranza relativa con 20 quote su 48: il 41,67%), con gli stessi partiti contrari a destinare parte dell’avanzo del comune a questo scopo.

 

L’errore nella determinazione del risultato d’esercizio sarebbe contenuto nella relazione dei sindaci del consorzio, i dottori Luigino De Angelis, Marco Paris e Giuseppe Sciarra, i quali esprimono peraltro delle riserve nello stesso documento: dopo aver citato il contributo, deliberato dal consorzio durante l’assemblea del 15 aprile 2005, i tre scrivono infatti che “in merito al contributo straordinario, il collegio non ritiene prudente la sua completa imputazione in bilancio vista la particolar situazione societaria di alcuni soci, la difficoltà di altri a corrispondere anche le quote ordinarie di minor importo e la volontà manifestata da altri ancora di voler recedere dalla società”.

 

A voler uscire da consorzio è il comune di Cupra Marittima, mentre il presidente dell’associazione albergatori Domenico Mozzoni ha dichiarato durante l’assemblea del 28 aprile di non poter far fronte ai 62.370 euro di competenza.

 

I due commercialisti Mario Bianconi (AI) e Giorgio De Vecchis (AN, presidente del consiglio comunale) parlano anzi di passaggi “illegali” nella gestione del consorzio, per esempio la “sospensione” del collegio sindacale, decisa durante l’assemblea del 28 (peraltro dopo che era mancato il numero legale) e comunicata ai suoi tre componenti dal presidente Calvaresi, con lettera datata 17 giugno 2005. “La legge – dice De Vecchis – prevede che i sindaci risultano decaduti solo nel momento in cui vengono designati i loro successori tramite regolare delibera. Ma non può esserci alcuna vacatio.” Un altro commercialista, il rag. Enrico Perotti, consulente del consorzio, aveva illustrato i contenuti del bilancio durante l’assemblea.

 

Nella sua lettera Calvaresi scrive: “Vi comunichiamo che se pur ancora da deliberare [da parte dei soci, ndr], la maggioranza dei soci ha espresso la volontà di sostituire il collegio sindacale per motivi di costi economici. Ringraziamo della vostra collaborazione ed interessamento (…), dispensandovi di effettuare le dovute verifiche. Le eventuali responsabilità, se ci saranno, non saranno a vostro carico, anzi vi solleviamo da ogni e qualsiasi eventuale responsabilità in merito”.

 

Bianconi, De Vecchis, ma anche il capogruppo di AN Benito Rossi e quello dell’UDC Pino Nico e i consiglieri Francesco Baiocchi (Lista Martinelli) e Luigi Ursini (AN) ritengono che la gestione del consorzio debba cambiare, cominciando da una maggiore concertazione dell’attività di promozione turistica, da discutere con i soci alcuni mesi prima per l’anno successivo.

 

I consiglieri lamentano invece che il delegato dell’amministrazione, l’assessore al turismo Bruno Gabrielli, non riferisca alcunché della gestione del consorzio, come sarebbe testimoniato dal fatto che del bilancio 2004, approvato il 28 aprile, non sarebbe stata data notizia ai consiglieri stessi, che poi avrebbero dovuto votare il “contributo straordinario”.

 

Per il 2005, intanto, prevedono una perdita di importo simile a quella che segnalano per il 2004. L’unico cambiamento adottato è infatti l’entità del contributo ordinario, passato da 1.500 a 2.000 euro per ogni quota posseduta dai soci.

 

Ma accuse anche all’ex presidente del consorzio Nino Capriotti, di aver dato inizio alle perdite di bilancio, per esempio con l’acquisto “ad un costo spropositato” del marchio “Giubileo del 2000”, proseguite poi con le successive gestioni di Luciano Pompili e ora di Marco Calvaresi. Pompili aveva organizzato le mostre al Palacongressi “Egitto terra del Nilo” nel 2002 e “L’uomo, la pietra e i metalli” nel 2003, quest’ultima poi gestita da Calvaresi. Entrambe in forte perdita.

 

E al sindaco di Grottammare Luigi Merli che nei giorni scorsi ha parlato di “irresponsabilità dei politici di San Benedetto” per non aver votato la concessione del contributo straordinario: “l’opposizione di centrosinistra tace su questi argomenti difendendo società-carrozzoni – dice De Vecchis – mentre Merli copre forse qualcuno spendendo i soldi dei cittadini”.