Tra i numerosi e importanti programmi tematici europei emerge, con particolare forza in un momento così sensibile, il programma “Europa per cittadini”, il quale, coerentemente con il suo scopo, co-finanzia progetti volti al raggiungimento dei suoi obiettivi: contribuire alla comprensione, da parte dei cittadini, della storia dell’Unione Europea e della diversità culturale che la caratterizza e promuovere la cittadinanza europea e migliorare le condizioni per la partecipazione civica democratica.

Interessanti i bandi messi a disposizione del programma dedicati a enti pubblici, tra cui Comuni, Province e Regioni, ed enti non a scopo di lucro: Bando “Memoria Europea” (Strand 1); Gemellaggio fra città; Reti di città; Progetti della Società Civile (Strand 2).

Per il periodo 2016-2020, il programma, la cui responsabilità passa alla Direzione Generale Immigrazione, vede rinnovate le proprie priorità in coerenza con l’attuale momento storico. A seguito dell’esito del referendum che si è tenuto in Gran Bretagna, ci sembra degna di attenzione una delle priorità, indicate dal programma per lo Strand 2, ossia “Comprendere e discutere l’euroscetticismo”.

È evidente come l’euroscetticismo si stia diffondendo progressivamente negli Stati membri, il quale si manifesta attraverso atteggiamenti nei confronti della costruzione europea, che vanno dalla pura e semplice critica delle sue modalità di integrazione attuali a una vera e propria ostilità nei confronti dell’Unione Europea. In quanto spazio pubblico autenticamente democratico, l’Unione Europea dovrebbe prendere in considerazione tale realtà senza pregiudizi e ascoltare la voce dei cittadini dell’Unione che non sono del tutto convinti dei suoi vantaggi o sono delusi dai risultati conseguiti fino ad oggi e dagli orientamenti attuali.

Il programma, appunto, costituisce l’opportunità per il finanziamento di progetti che riflettano sulla comprensione dell’euroscetticismo e stimolino la discussione sulle sue conseguenze per il futuro dell’Unione Europea. I progetti potranno, infatti, illustrare i vantaggi delle politiche dell’Unione Europea, riconoscere le difficoltà incontrate e le sfide future, nonché presentare i risultati ottenuti e il costo di un’eventuale Europa non più unita.

La prossima scadenza disponibile per la presentazione di un progetto per i bandi Gemellaggio fra città e Reti di città è il 1 settembre 2016.