Gasparri: "per il terrorismo è ora di prendere decisioni drastiche"
| JESI - "Nessuna xenofobia o razzismo ma dobbiamo rivedere le norme sulle espulsioni che debbono essere attuabili in maniera molto piu' rapida e decisa". "Siamo in guerra, e' inutile nascondersi dietro un dito"
Nell'importante convegno di Jesi non si è parlato solo di partito unico di centro-destra ma di temi scottanti come quello della sicurezza nazionale, dopo l'ennesimo vile attentato di Londra contro cittadini inermi.
Maurizio Gasparri in particolare ha posto l'accento sulla sicurezza nazionale dichiarando: "Credo che sia tempo di assumere decisioni anche molto drastiche. Le indicazioni che emergono dal comitato nazionale per la sicurezza che si e' riunito ieri, mi sembrano concrete.
Credo che il Parlamento debba varare delle misure molto severe; dobbiamo rivedere le norme sulle espulsioni che debbono essere attuabili in maniera molto piu' rapida e decisa. Servono delle verifiche su tutti i focolai potenziali del terrorismo.
Senza nessuna xenofobia o razzismo dobbiamo avere - ha proseguito Gasparri - la consapevolezza che dal mondo islamico arrivano, in mezzo a persone per bene e rispettose delle nostre leggi, anche persone che invece hanno i germi del fondamentalismo e del terrorismo.
Occorrono, quindi, controlli di massa, espulsioni piu' facili e maggiore controllo del territorio, anche utilizzando di piu', come gia' emerge dal Viminale, le forze armate per controlli di routine in modo che le forze dell'ordine possano dedicarsi all'attivita' investigativa.
Serve - ha aggiunto - una accelerazione e una determinazione. Siamo in guerra, e' inutile nascondersi dietro un dito, questa e' la parola che va utilizzata, una guerra del fondamentalismo contro la democrazia e la cultura occidentale. A questa guerra bisogna rispondere. Dobbiamo, pertanto, aprire le nostre porte solo alle persone che rispettano le nostre leggi, i nostri usi e i nostri costumi".
Gasparri ha precisato che "la tolleranza, nei confronti delle entita' religiose, non deve essere cancellata ma non puo' divenire pretesto per lasciare troppo spazio alla infiltrazione terroristica. Pugno duro, determinazione, perche' non possiamo accettare questa aggressione criminale".
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10/07/2005
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