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Gabrielli:"Il Sindaco vive in una storia di Walt Disney"

San Benedetto del Tronto | Certo che quanto ad osare questo sindaco conosce pochi rivali. Perfino Gabriele D'Annunzio, che coniò il famoso detto "Memento Audere Semper", posto davanti a tanta inusitata audacia impallidirebbe.

di Bruno Gabrielli

Chissà che il nostro sindaco tra una lettura e l'altra di Pavese non assopori l'ebbrezza di qualche lettura più energica del poeta e scritture abruzzese nella speranza di essere ridestato dal torpore intelluatule in cui è piombato da quando è diventato sindaco.

Peccato però che il suo osare è puramente legato al mondo della fantasia e non a quello della realtà, al punto che se fosse ancora in vita Walt Disney lo avrebbe contattato per assicurarsi qualche sua storia da tramutare in film in grado di divertire grandi e piccini. Una storia magari come quella raccontata dal palco della festa dell'Unità che vede protagonista il Calabresi e la vecchia amministrazione Martinelli ad impersonificare il male assoluto.

Ditemi voi se non ci vuole del coraggio a raccontare che il Calabresi poteva essere salvato se l'orco Martinelli avesse fatto scattare le norme di salvagurdia nel momento in cui il diabolico professor Bellagamba iniziò a lavorare sul Piano Regolatore.

Vi assicuro che ce ne vuole tanto, sol che si consideri che il buon Gaspari, una decina di anni orsono nella veste di vice-sindaco, ai tempi del governo cittadino di Perazzoli non invocò l'applicazione delle stesse norme di salvagurdia quando quest'ultimo affidò il compito di redigere il PRG all'ing. Zampacavallo. Anzi, sappiamo tutti come andò a finire: molto presto il PRG venne messo in un cassetto per lasciare il posto ai famigerati PRUSST. E di quest'ultimi Giovanni Gaspari ne fu convinto assertore, al punto che anche quando Perazzoli fu costretto a dimettersi per condurre la campagna elettorale che lo vedeva impegnato per conquistare un posto in parlamento, egli portò avanti a colpi di atti di Giunta il loro iter procedimentale.

Se in questa città si è tornati a parlare di PRG lo si deve al centro destra che con l'ausilio di altre forze politiche del centro sinistra (rifondazione comunista, l'attuale margherita, la lista civica libera per calvaresi) e la benedizione di verdi e P.D.C.I., bocciarono sonoramente il lavoro ereditato da Perazzoli e Gaspari, tant'è vero che solo quest'ultimo con la compagnia di tre compagni diessini e quella di Nino Capriotti votarono a favore dei Prusst. Fu evitato così il più grande scempio urbanistico cittadino di tutti i tempi, e ci volle molta determinazione nel momento in cui si sapeva perfettamente che si sarebbe andati incontro ad una marea di ricorsi al TAR da parte di quei costruttori coinvolti nella realizzazione dei PRUSST che avrebbero invocato danni per milioni e milioni di euro. Altro che via Toti o la fabbrica delle lampadine!

Che credibilità può avere in materia urbanistica questo sindaco, nonché assessore di riferimento avendo tenuto per sé questa delega, nel momento in cui in un passato recente ha sposato i PRUSST e poi nel proprio programma elettorale dell'anno scorso ne ha disconosciuto la bontà con un secco NO? Che credibilità può avere Gaspari nel momento in cui ha imbastito buona parte della sua azione di consigliere di opposizione contro il project financing del Palacongressi ed ora una volta divenuto sindaco di questa città ha rinunciato a combattere per questo suo nobile intento? Se avesse voluto veramente osare avrebbe potuto mettere in cantiere l'eventualità di pagare quella famosa penale di 500.000 Euro pur di tutelare quel turismo congressuale a lui molto caro utilizzato puntualmente come piatto forte dei suoi discorsi per calamitare voti durante la campagna elettorale. Niente di tutto ciò. Posto innanzi a questa evenienza la sua audacia si è sciolta come neve al sole.

L'amministrazione Martinelli non si impaurì dei 40 milioni di euro di danni richiesti dagli imprenditori coinvolti nella realizzazione dei PRUSSTT: se una cosa è buona e giusta per la città anche Gaspari avrebbe dovuto perseguirla a qualsiasi costo.

Non ci venga a raccontare che 500.000 Euro sono troppi, poiché conti alla mano sono tanti e quanti quelli che verranno spesi in feste e festicciole varie dalla sua allegra amministrazione solo per questa estate.

Poteva osare, ma non lo ha fatto e di questo i cittadini ne terranno conto nelle loro valutazioni, soprattutto nel momento in cui l'unico atto per il quale non ha avuto un minimo di ripensamento è stato proprio quello perpetrato a danno dei cittadini e turisti con la realizzazione dei parcheggi blu.

 

*Capogruppo Consiliare Forza Italia

11/07/2007





        
  



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