In relazione ad alcuni articoli apparsi in questi giorni su alcuni quotidiani inerenti la regolamentazione dell'occupazione del suolo pubblico mi preme chiarire la posizione dei Democratici di Sinistra.
In primo luogo vorrei precisare che l'argomento è stato oggetto di discussione all'interno dell'Unione Comunale e l'organismo si è espresso, per quanto ovvio, sulle linee generali e non sulle questioni di carattere tecnico che debbono giustamente essere demandate ai competenti uffici.

Nella citata riunione si è arrivati alla determinazione che le concessioni dell'utilizzo del suolo pubblico devono rivestire, in ogni caso, carattere di transitorietà, rinnovabile, ma comunque di transitorietà, affinché nessuno possa rivendicare alcun diritto perpetuo sul suolo pubblico né possa trarne un vantaggio indebito.
Questo concetto credo che possa tranquillamente essere condiviso da chiunque indipendentemente dallo schieramento politico rappresentato.
Altro indirizzo dato dall'Unione Comunale DS è stato quello di analizzare le varie esigenze presenti nella nostra città al fine di addivenire alla stesura di un regolamento differenziato per zone in quanto si ritiene che le esigenze presenti siano diverse (appare evidente che le necessità dei commercianti posti nell'isola pedonale siano diverse da quelle dei commercianti posti in altre zone della città).
Questi due principi, largamente condivisi dalla stragrande maggioranza dei presenti, sono stati portati all'attenzione sia del Gruppo Consiliare DS che al Sindaco Giovanni Gaspari con l'invito a valutare questa proposta congiuntamente alla giunta comunale ed alle rispettive rappresentanze sindacali di categoria, anche alla luce di fatti più concreti della semplice bozza messa a disposizione dei partiti.

Ora, dopo questa riunione, appare singolare il fatto che alcuni esponenti politici, con scarsa sensibilità, si siano affrettati a criticare a mezzo stampa le linee suggerite dal primo partito della città adducendo che queste sono state viziate da "interferenze" che avrebbero condizionato dette linee guida; questo modo di fare non lo riteniamo accettabile.
In particolare mi riferisco alle critiche portate avanti dal consigliere di Rifondazione Comunista, Daniele Primavera, il quale sostiene che non è compatibile, o quanto meno opportuna, la presenza di Paolo Perazzoli in un organismo del partito dei DS; come dire che un esponente della CGIL non possa portare le giuste riflessioni in un organismo o in una riunione di Rifondazione Comunista.
Ora credo che la presenza di esponenti di organizzazioni sindacali all'interno delle rappresentanze collegiali dei partiti debbano considerarsi una ricchezza e non una disgrazia; spesso proprio chi conosce nello specifico il settore può portare elementi di riflessione che possono arricchire il dibattito affinché si giunga a determinazioni eque e approfondite.

Tuttavia, mi stupiscono anche le dichiarazioni sottoscritte dal capogruppo del mio partito Evangelisti (che invito a fare un attenta riflessione su quanto scritto) dove mi si invita ad aprire una discussione al fine di scongiurare eventuali forme di condizionamento.
Premesso che, nelle riunioni dei Democratici di Sinistra tutti i compagni hanno sempre avuto la possibilità di esporre le proprie idee senza ricevere condizionamenti di sorta (e se vi sono compagni con spiccate "capacità ipnotiche" tali da condizionare un intera Unione Comunale vorrei avere prove concrete dato che nessuno se ne è accorto e questo sì che sarebbe un serio problema :-), ritengo ingiusto che qualcuno metta in discussione la serietà e la credibilità degli iscritti e dei componenti dell'Unione Comunale DS i quali hanno tutti un attenta e seria capacità di analisi e discussione delle questioni e che si esprimono nella massima libertà di pensiero e di idee.

In conclusione, i Democratici di Sinistra ritengono che il regolamento per l'occupazione del suolo pubblico vada attentamente analizzato e vagliato in un'ottica di sviluppo e non di criminalizzazione delle attività commerciali presenti in città, studiando soluzioni differenziate sul territorio così come peraltro si fanno in tutte le principali città del paese quali Roma, Torino, Venezia, Firenze con regole certe e garanti della equità, fermo restando, come detto, che le concessioni debbono avere carattere di transitorietà e non possono in alcun modo divenire diritti acquisiti da parte di chicchessia.
La questione quindi è apertissima e da approfondire: riteniamo infatti opportuno dare spazio ad una discussione, la più ampia possibile, che porti ad un regolamento che tenga presenti diversi aspetti oltre ai giorni ed agli spazi occupabili, quali ad esempio la messa a norma dei locali, la tipologia delle strutture che andranno ad essere montate, la sicurezza delle stesse ecc.
I Democratici di Sinistra ritengono che ciò sia possibile solo attraverso un confronto sereno e costruttivo con tutte le parti in causa affinché tutta la città e tutti i commercianti possano contare su un regolamento in primo luogo univoco e rispettoso dei diritti di tutti e in secondo luogo che sia di aiuto allo sviluppo commerciale (e quindi economico) della città.
Stigmatizziamo quanto avvenuto in questi giorni e riteniamo inaccettabili le interferenze sulle indicazioni fornite alla giunta da parte del nostro partito nella sua massima espressione rappresentativa.
Invitiamo infine tutti i partiti dell'Unione a farsi promotori di incontri affinché si possano trovare soluzioni eque e condivise poiché sono convinto che un sereno e corretto confronto non potrà che partorire idonee ed equilibrate indicazioni di carattere politico.

* Segretario Unione Comunale Ds