Graffitari, un problema ancora aperto
Ascoli Piceno | Trasmettiamo l'appello di un cittadino che lamenta il fatto che, nonostante l'uso dell'idropulitrice, non si avverte un sensibile cambiamento della situazione dei muri imbrattati nel centro storico.
Quel giorno, prima in Piazza del Popolo, poi a Piazza Roma, alla presenza delle massime autorità cittadine e con mini dimostrazioni in loco, fu presentata la nuova macchina pulitrice (in particolare - fu detto - delle scritte sui muri e delle gomme da masticare sui pavimenti).
Tutti abbiamo pertanto sperato di poter vedere, di lì a poco, l'inizio di un effettivo rinnovamento della città, a cominciare dal suo centro storico. Si sperava soprattutto nell'effetto deterrente che ciò avrebbe dovuto rappresentare, unitamente ad un'apposita ordinanza, nei confronti di quei vandali che, con l'imbrattamento dei muri dei palazzi e dei monumenti, potrebbero finire col far raggiungere alla nostra bellissima Ascoli Piceno il triste riconoscimento di "città più imbrattata d'Italia" (come ha avuto a dire recentemente un turista), anziché quello dell'Unesco.
Quella macchina avrà forse lavorato anche tanto, non ne sappiamo molto, ma la percezione che noi cittadini oggi ne abbiamo non è purtroppo confortante. In pratica è come se fossimo ancora punto e a capo. Anche perché è vero che gli imbrattatori, dopo qualche momento di stasi, ora pare stiano riprendendo le loro azioni devastanti contro la nostra (e anche la "loro") città. E questo non è più tollerabile!
Mentre allora continuiamo a rimanere in attesa di vedere finalmente qualche sensibile cambiamento, desideriamo rivolgere una formale richiesta all'assessore Travanti, al nostro sindaco e agli stessi dirigenti scolastici.
Abbiamo ancora due mesi prima che riprendano le lezioni a scuola. Si impieghi questo tempo nel ripulire le pareti esterne del maggior numero possibile di plessi scolastici. Se gli studenti, al rientro dalle vacanze, avranno questo segnale forte, di vedere pulita come non mai la loro scuola e di trovare al tempo stesso, al suo interno, le foto di come invece era prima, insieme alla ferma volontà di un deciso cambiamento, noi crediamo che allora essi potrebbero davvero iniziare a comprendere il messaggio che l'intera città sta cercando di far giungere loro.
Ovviamente non ci si potrà fermare qui. I messaggi dovranno poi essere tanti, forti e univoci.
Quanto stiamo indicando potrebbe forse finalmente contribuire a segnare l'inizio di un effettivo rinnovamento della città. Perché gli esempi spesso valgono più di tante parole".
Nazzareno Galanti
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12/07/2010
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