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“Leonardo. Genio e visione in terra marchigiana”

| ANCONA - Da ottobre in mostra ad Ancona 23 opere dell’artista e della sua scuola. In programma anche una “Giornata dell’identità” dei marchigiani nel mondo.

 “La Vergine delle Rocce”, uno  dei capolavori dell’arte rinascimentale,  sarà la grande  attrazione della  mostra “ Leonardo. Genio e visione  in terra  marchigiana ” in programma  alla Mole Vanvitelliana  di  Ancona  dal 14 ottobre al 15 gennaio 2006.  

L’opera,  realizzata  tra il 1494 e il 1497, è la  terza  versione  dell’omonimo dipinto  del 1483  conservato al Louvre di  Parigi, e precede quella custodita a Londra presso la National Gallery. 

Di proprietà di un collezionista  privato, è attualmente in Svizzera, paese dal quale è uscita solo due volte  per essere esposta  alla mostra  di Milano sul Cinquecento lombardo del 2000-2001 e, recentemente, alla rassegna  sull’iconografia  dell’Immacolata Concezione  allestita presso il Braccio di Carlo Magno del Vaticano, dove ha suscitato grande  interesse.

Oltre al celebre dipinto, in mostra anche  altre otto tele di allievi di Leonardo, tra cui  la “Santa Maria Maddalena” attribuita a Marco D’Oggiono e mai esposta in Italia.  Accanto ai dipinti, la rassegna ospiterà  quattro codici, tra cui “Il Codice del Volo”, custodito nella Biblioteca Reale di Torino,  e “Il Trattato della pittura” appartenente alla  collezione privata  della famiglia Leopardi.

Si potranno inoltre ammirare sette disegni di Leonardo, tra cui  lo “Studio di drappeggio”, attualmente agli Uffizi di Firenze, due opere a stampa di Andrea da Barberino raffiguranti il “Guerin Meschino”  e l’incunabolo  “L‘Acerba” (1476) di Cecco d’Ascoli.

Tema  ricorrente della maggior  parte dei disegni  è il volo - dallo studio del vento e delle correnti, al loro sfruttamento da parte degli uccelli -  che Leonardo affronta per la prima volta in un’ottica globale e con risultati  straordinari, come testimonia “Il Codice del volo sugli uccelli”, opera che ispirò, fra l’altro, i primi  aviatori, Otto Lilenthal in Germania e i fratelli Wrights in America,  tra la fine e l’inizio del secolo.

E proprio al tema del volo, le Marche -  che,  non a caso, hanno come simbolo il picchio e la tradizione religiosa della Traslazione della Santa Casa di Loreto - intendono allegoricamente   riferirsi, per far decollare la regione :  dal settore  culturale  a quello  economico.

“Sul  piano  geografico  e demografico le Marche sono  una regione piccola  che però si trasformano in     una grande  comunità - ha sottolineato nella conferenza  stampa di presentazione della mostra il presidente della Giunta Gian Mario Spacca -  se si considera  il milione  mezzo di  corregionali  emigrati  a  Roma  e i tantissimi  discendenti di origine  marchigiana  che vivono  in Argentina e in altri paesi del mondo.  Per questo – ha  aggiunto   Spacca -  vogliamo  aprirci a una nuova  dimensione,  affidando la crescita della regione  alla capacità di sviluppare  conoscenza, qualità  e creatività”.

La mostra  è curata da Giovanni Morello e da Carlo Pedretti,  tra i  più autorevoli studiosi al mondo di Leonardo. Il comitato scientifico  è composto, oltre che dai curatori, da Maria Luisa Polichetti, Lorenza Mochi Onori, Antonio Paolucci, e Antonio Luccarini.

Per  la realizzazione del progetto, la Giunta ha stanziato  250 mila  euro, cui si aggiungono i contributi di importanti istituti  finanziari e di altri enti pubblici (Ministero dei Beni e delle attività culturali, Comune di Ancona). 

A latere della mostra,  che sicuramente  richiamerà nella  regione migliaia di visitatori, la Regione  promuoverà, sulla base di un  imminente disegno  di legge,   la “Giornata dell’identità”: “un’iniziativa da celebrare il 10 dicembre  di ogni anno, allo scopo – ha annunciato Spacca -  di  rafforzare i vincoli di solidarietà e di coesione  tra tutti i marchigiani del  mondo”.

Anche Luciano Agostini, vice presidente della  giunta regionale, ha sottolineato l’impegno del governo  nel ricostruire “l’identità nascosta e frammentata” delle Marche; “un tema -  ha precisato  Giampiero Solari, assessore  regionale alla cultura -  sul  quale lavoreremo  con grande  impegno,  coinvolgendo  tutte le scuole delle Marche”,  “La mostra  offre la possibilità – ha sottolineato Maria Luisa Polichetti, consulente  regionale per i Beni e le attività culturali -  di  sviluppare il rapporto  tra l’arte marchigiana e il panorama artistico  nazionale: in particolare sarà interessante  approfondire i legami tra le Marche e  Leonardo, con  riferimento  ai  suoi soggiorni  a Urbino al seguito di Cesare Borgia,  a Pesaro  per la  sistemazione  della Rocca Costanza e all’influenza  del paesaggio marchigiano sulle sue opere.      

12/07/2005





        
  



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