Bilancio positivo per Pro Loco in festa, ma si può fare meglio.
Ortezzano | Il Vice Presidente dell'Umpli provinciale Mario Borroni ha sottolineato l'importanza della macchina organizzativa molto migliorata. Ora però bisogna lavorare sulle tipicità, visto che molte Pro Loco hanno privilegiato la quantità alla qualità.
di Alessio Carassai
L'edizione numero V di "Pro loco in festa" svolatsi a Porto San Giorgio secondo il vice Presidente Umpli della provincia Mario Borroni ha segnato lo stabilizzarsi del numero degli ospiti, ma anche l'aumento della qualità del servizio.
"Sono stati eliminati quasi tutti i disagi degli anni passati - ha commentato Mario Borroni - questo è stato possibile grazie al coordinamento di tutti i soggetti impegnati: le Pro Loco, la Protezione civile, Umpli e l'amministrazione di Porto San Giorgio. Una maturità che rappresenta la consapevolezza di questi soggetti di appartenere ad una manifestazione, una vetrina per i paesi partecipanti di promozione del territorio e delle specialità enogastronomiche. A margine della festa si è tenuto anche un covegno sul ruolo delle Pro loco per la valorizzazione e la promozione del territorio. Tutti gli invitati hanno risposto presente, tranne il sistema turistico "Marca Fermana", forse la promozione turistica fatta dai volontari delle Pro Loco è meno efficace di qualla fatta con i soldi del contribuente! C'è stato anche un incontro fra le Pro Loco e Mario Barone della consulata nazionale Siae dove si sono chiariti alcuni punti importanti dei rapporti fra le manifestazioni organizzate dalle Pro Loco e appunto la Siae. Tornando alla festa, quasi tutto ha funzionato alla perfezione, ora ci sarà da mettersi a lavoro già per l'edizione 2006. Imponente la sfilata delle rievocazioni storiche e dei gruppi folkloristici giunti da tutti Italia che hanno tenuto spettacoli nelle tre sere di programmazione. Bene anche il festival di fuochi d'artificio. Forse quello che è mancato a molte Pro loco le tipicità, infatti, alcuni gruppi si sono trasformati in menù da ristorante più che alla scoperta delle tipicità di ogni singolo territorio e questo non va bene. Spetta a noi provvedere, magari facendo a meno dei fuochi e premiando gli stand delle Pro loco più belli, meglio organizzati e cosi via".
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13/07/2005
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