Mario Buschi ieri sera è tornato a casa dai suoi cari; l’istanza di scarcerazione era stata presentata dall’Avvocato difensore solo ieri mattina, 12 luglio.

L’istanza di scarcerazione si basava sul difetto della coscienza e della volontà dell’azione, ma soprattutto sul fatto che Mario Buschi fosse ritenuto del tutto innocuo sia per quanto riguarda la possibilità di inquinare le prove, sia per la pericolosità sociale.

Evidentemente Alessandra Panichi, Giudice per le Indagini Preliminari, ha concordato con le tesi della difesa, se ha deciso in così breve tempo di concedere gli arresti domiciliari all’uomo.

Mario Buschi lo scorso 4 luglio aveva ucciso a colpi di revolverate suo figlio Piero, in un momento, ha sostenuto lo stesso imputato, di massima esasperazione e di ottundimento mentale, cui sarebbe giunto a seguito dell’inacidirsi del rapporto con il figlio, che l’uomo riteneva un pericolo per sé e per i suoi famigliari, ed in particolare per la sua nipotina.

I fatti sono ormai noti; l’uomo appena entrato in casa del figlio e vistolo completamente nudo di fronte alla figlia,  gli avrebbe sparato, per poi costituirsi alle Forze di Polizia subito dopo con una telefonata.

Sembra che adesso l’Avvocato Nazario Agostini si avvarrà della collaborazione e della consulenza di un criminologo di fama internazionale, anche se la linea difensiva che adotterà non è ancora stata resa nota.