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Dal Politecnico di Milano un’indagine sulla laurea online

| MILANO - Chi si iscrive al corso di laurea online e perché lo fa? Che cosa si aspetta per il futuro? La laurea che si ottiene ha lo stesso valore di quella in presenza? E le aziende cosa ne pensano delle lauree online?

Impiegato in un’azienda privata, alla prima esperienza universitaria, nella maggior parte dei casi di sesso maschile, con famiglia, desideroso di fare carriera e di guadagnare di più. Soddisfatto di avere conseguito in tre anni la laurea, ma ambizioso e desideroso di estendere il proprio percorso di studio con una laurea specialistica rigorosamente online. E’ questo il profilo di chi si iscrive e si laurea al corso in Ingegneria Informatica OnLine del Politecnico di Milano, ateneo che a partire dal 2000 ha dato vita al primo corso di laurea interamente in rete in Italia. La maggior parte di essi lavora in aziende i cui direttori di personale, però, non ha mai sentito parlare di laurea online. A confermarlo sono i dati emersi da una ricerca che mette a confronto l’opinione e l’esperienza di studenti e laureati con quelle di chi si occupa di selezionare e gestire il personale in aziende ICT.

Il Centro METID (Metodi e Tecnologie Innovative per la Didattica – Politecnico di Milano) ha realizzato un’indagine su diverse categorie di soggetti: i laureati e gli studenti in corso ad ingegneria informatica online, i responsabili e direttori di personale. Se sui laureati la ricerca si è svolta attraverso lo strumento del focus group online, gli studenti, quasi tutti lavoratori, hanno invece risposto ad una serie di domande raccolte in un questionario, così come i direttori e i responsabili delle risorse umane.

“La laurea in Ingegneria Informatica OnLine offerta dal Politecnico di Milano - ha commentato il rettore Giulio Ballio - è perfettamente equivalente a quella tradizionale, con le stesse materie di studio, gli stessi crediti formativi, gli stessi carichi di lavoro, gli stessi esami e riconoscimenti della laurea in presenza. Ciò nonostante la laurea online non risulta ancora ben connotata a livello simbolico: forse anche a causa dello scarso livello di alcune offerte formative presenti sul mercato. Riteniamo perciò particolarmente importante che il Ministero si sia mosso attivamente per garantire una qualità effettiva di didattica e di controllo presso tutti gli istituti eroganti”.

Il corso di laurea Ingegneria Informatica OnLine del Politecnico di Milano è stato approvato dal Ministero nel 2000 ed è stato accreditato da CampusOne (www.campusone.it), progetto della CRUI, finanziato dal MIUR, che valuta la qualità dell'offerta formativa dei corsi di laurea per orientare gli studenti durante il percorso di studi e avvicinare l'università al mondo del lavoro, favorendo l'inserimento dei laureati.

L’indagine tra gli studenti: analisi quantitativa

Il campione è costituito da 100 studenti iscritti al corso di laurea in Ingegneria Informatica OnLine al Politecnico di Milano.

Chi si iscrive alla laurea online in Ingegneria Informatica
Dall’indagine risulta che gli iscritti sono in larga maggioranza impiegati (55%), liberi professionisti (27%), imprenditori (13%) e in qualche caso dirigenti (5%).
L’86% proviene da un’azienda privata (il 42 % operante nel settore ICT ed un 44% in altri settori), mentre un 14% opera nelle Amministrazioni Pubbliche.
Il 90% sono uomini e l’età media va dai 33 ai 42 anni.

Perché si iscrivono
Quali sono le ragioni che li hanno spinti ad iscriversi ad un corso di laurea in ingegneria informatica online? La maggior parte degli studenti ha optato per la crescita professionale e quindi la possibilità di far carriera.
Gestire le lezioni, vale a dire la grande flessibilità spazio/tempo con la quale è possibile utilizzare gli strumenti “didattici tecnologici”, è considerato il secondo elemento più importante.
La modalità di apprendimento che la laurea online garantisce è di tipo collaborativo e si realizza attraverso l’uso di strumenti e servizi disponibili nella piattaforma didattica, in grado di far interagire studenti, tutor e docenti di ogni classe virtuale.
Attraverso la sessione live disponibile con il corso di laurea del Politecnico, gli studenti hanno la possibilità di richiedere una spiegazione integrativa dei contenuti per chiarire punti critici, sviluppare lavori collaborativi all’interno della propria classe virtuale, interagire con gli altri studenti, avere feedback immediati alle proprie domande. Successivamente saranno le prove online periodiche su ciascuna materia a monitorare l’apprendimento e, poi, a determinare l’ammissione dello studente alla fase finale di verifica. Gli esami si effettuano in presenza, con i consueti criteri di valutazione.
Altri elementi importanti emersi dall’indagine sono legati al prestigio che il marchio del Politecnico garantisce e alla necessità di aumentare le conoscenze in ambito ICT.

Quanto serve
Che la laurea on line del Politecnico rispecchi le reali esigenze del mercato, si evince anche dal fatto che circa la metà degli iscritti (49%) dichiara di mettere già in pratica le conoscenze acquisite durante il corso nel proprio ambito lavorativo. Il 32% non ha ancora avuto modo di applicare quanto appreso sino ad ora mentre il 19% di studenti non trova riscontro tra le conoscenze acquisite “in aula” ed il proprio universo lavorativo.

Un’impresa possibile
Sicuramente conciliare lavoro, famiglia e studio non è alla portata di tutti: l’80% degli iscritti intervistati ritiene che fatica ed impegno non mancano, ma confermano la scelta fatta e si riscriverebbero al corso senza pensarci due volte. C’è poi un 16% di studenti in corso che considera i ritmi insostenibili e il 4% che non si esprime (non ha risposto).


L’indagine sui laureati: analisi qualitativa

Il campione è costituito dai laureati in Ingegneria informatica OnLine al Politecnico di Milano. Si tratta dei primi “dottori in ingegneria informatica OnLine” d’Italia, coloro che hanno conseguito il titolo nel 2003 e hanno, quindi, avuto il tempo necessario di verificare se le conoscenze e le competenze acquisite si siano rivelate utili a migliorare il proprio lavoro e, di conseguenza, la propria posizione professionale.


I soggetti sono unanimi nel riconoscere nella flessibilità di studio una fra le dimensioni maggiormente positive dell’esperienza. Il tempo e lo spazio cessano di essere fattori problematici. La strutturazione della didattica, pur garantendo un accesso libero alle risorse di studio, di fatto articola una griglia delle scadenze a livello di verifica dell’apprendimento che obbliga ad un impegno costante. Da un lato, quindi, si ha la richiesta di una dedizione percepita come intensa e rigorosa; dall’altro, l’offerta di un apprendimento flessibile, strutturato in modo da mettere il soggetto in condizione di soddisfare la richiesta senza che alcuna dimensione esistenziale (lavoro, disabilità, radicamento geografico) ne soffra eccessivamente il peso.


L’attribuzione di caratteri di distanza e freddezza alla figura del docente online trova energica smentita. I laureati online interpellati rimarcano come la solidità del legame studente - docente instaurato durante il corso risulti pari o, secondo alcuni soggetti (che dispongono, nel proprio bagaglio esperienziale, di ambedue le esperienze di studio) addirittura migliore della propria controparte offline. I soggetti concordano nel descrivere i propri docenti come “disponibili” e “sempre presenti”; gli strumenti telematici, secondo loro, assicurano un contatto costante e di elevata qualità, un contatto che offline viene talvolta raccontato come problematico: a lunghi viaggi e lunghe code vengono spesso fatti corrispondere, quando non addirittura un’assenza del docente, colloqui brevi e frettolosi. Al contrario, il contatto via e-mail o chat consentirebbe un adeguato approfondimento di problemi e tematiche trattate durante le lezioni.


Le competenze acquisite: formali e informali
“Rispetto alla formazione classica in aula, l'e-learning assegna un ruolo più attivo e maggiori responsabilità allo studente – spiega Alberto Colorni, Direttore Centro METID Politecnico di Milano - Chi si occupa di percorsi formativi online deve far sì che la persona o il gruppo all'altro capo della rete non si limiti a ricevere dei contenuti, ma sia guidato nella loro acquisizione critica, con un coinvolgimento e un confronto continuo con docenti, tutor e altri studenti. Il Politecnico di Milano ha elaborato un modello specifico per rispondere a queste esigenze dopo aver ideato, prodotto, sperimentato varie soluzioni nel campo della formazione a distanza, anche in tempi in cui la didattica tradizionale guardava con sospetto tali innovazioni”.

In termini di acquisizione di competenze formalizzate, ossia relative al sapere su cui è esplicitamente costruito il percorso didattico, la positività di tale valutazione deriva dalla comparazione con i propri compagni e i propri colleghi.

Nel campo delle competenze di tipo informale, la laurea online risulta acquisire un giudizio di positività in termini assoluti e non semplicemente comparativi, venendo descritta come un’esperienza capace di dotare i soggetti di competenze specifiche, non conseguibili per via tradizionale, e capaci di rivelarsi preziose in particolare all’interno degli ambienti lavorativi.

Si tratta, in modo specifico, della socializzazione al lavoro svolto, del tutto o parzialmente, in rete e alla cooperazione con team spazialmente dislocati; competenze di cui è risultato, tra i laureati, necessario dotarsi per poter svolgere al meglio il percorso formativo stesso, quali ad esempio capacità di interazione con compagni e insegnanti mediata da computer, capacità di cooperazione e di discussione proficua in ambienti virtuali multiutente, o capacità di esecuzione di compiti e task ad elevata complessità svolti a distanza.

L’indagine tra le aziende: analisi quantitativa
A responsabili e direttori di personale di aziende operanti nel settore ICT sono state rivolte una serie di domande con lo scopo di capire l’importanza da loro attribuita al titolo di laurea in generale, ed in particolare alla laurea online.
Sono circa 200 le persone che costituiscono il campione intervistato.


Cosa ne pensano le aziende delle lauree online?
A questa domanda con risposta multipla, il 56,3% degli intervistati ha affermato di non aver mai sentito parlare di lauree online, non sa quindi come funzionano e quanto possano valere. Per il 26,4% le lauree online rappresentano un’ottima opportunità per chi lavora.
Il 19% degli intervistati è invece convinto del fatto che le lauree online non abbiano lo stesso valore di quelle in presenza, mentre per il 16,1% la loro qualità dipende fortemente da chi le eroga.

Ma la laurea serve?
In generale si direbbe di sì, quanto meno per fare carriera, anche in un settore, come quello dell’ICT in cui spesso si è portati a pensare che sia più importante la pratica. La pensano così i responsabili risorse umane delle aziende ICT intervistati: per il 79,2% del campione la laurea certamente serve ad avanzare di carriera e ad ottenere uno stipendio più elevato. Il 20,8% sostiene, invece, che non è necessario essere laureati per guadagnare di più e ricoprire incarichi di un certo livello.

Che cosa può dare in più la laurea rispetto all’esperienza? Se il 66,1% afferma (domanda a risposta multipla) che la laurea è in grado di fornire sicuramente un livello culturale complessivo migliore, il 43,1% ritiene invece che il titolo garantisce una preparazione tecnica più completa. Il 13,2%, invece, sottolinea che la laurea è per lo più funzionale ad un maggior prestigio.

Le aziende? Disposte a fare la propria parte
E se un dipendente decidesse di frequentare un corso di laurea, l’azienda sarebbe disposta ad accollarsi una parte dei costi di iscrizione? Sì nel 58,40% dei casi ma in alcuni di essi ci si riserva la facoltà di scegliere in base al tipo di dipendente.

13/07/2006





        
  



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