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Gaspari e il divieto alcool:"Non si capisce o non si vuole capire?"

San Benedetto del Tronto | Il Sindaco ritorna sulla polemica sorta intorno al divieto di consumare le bevande in contenitori di vetro entro aree pubbliche e precisa....

di Carmine Rozzi

Contenitori di bevande abbandonati: quello di destra è OUT, quello a sinistra è IN


Il Sindaco Giovanni Gaspari non ha esitato a rispondere per le rime a chi gli faceva osservare che non tutti sembrano d’accordo con la delibera comunale che vieta la vendita di bevande alcoliche dopo una certa ora :”La questione è se non si capisce o non si vuol capire. Siccome posso fare ben poco per la seconda voglio dare ulteriori chiarimenti per la prima ipotesi. Innanzitutto c’è una legge chiara e netta che vieta la vendita di bevande alcoliche ai minorenni. Va fatta rispettare una volta per tutte a difesa degli stessi giovani e a vantaggio delle proprie famiglie. Non è mai stato detto, a discapito di certe facili strumentalizzazioni dell’opposizione, che non si deve bere dopo una certa ora. Se si è maggiorenni e non si ha in progetto di guidare si possono fare le libagioni che si desiderino nel rispetto della comune decenza propria e degli altri ma nei luoghi e con i mezzi preposti”.

Per chiarire maggiormente la sua esposizione il primo cittadino torna a sottolineare che è permesso bere direttamente dai contenitori in vetro o dai bicchieri finchè si resta nel perimetro dell’esercizio atto al consumo ed alla vendita ma non sono ammesse le libagioni su suolo pubblico o demaniale a meno che esse non siano consumate servendosi di appositi contenitori di plastica. Questo per evitare l’accrescersi in modo esponenziale di cocci di vetri e bottiglie vuote sperse in quasi tutti i parchi cittadini con speciale riguardo al Parco Ristori, a quello di Via Mentana e all’area direttamente attigua al chiosco di giornali sistemato negli ultimi metri di Via Mare a due passi da Piazza Salvatore D’Acquisto.

Non più di un paio di giorni fa una ragazza di origine polacca è dovuta ricorre alle cure del Pronto Soccorso perché, passeggiando sulla spiaggia, si è quasi recisa un tendine del piede dopo aver calpestato inavvertitamente un coccio di bottiglia di birra semi nascosto nella sabbia. Mentre un anno fa, la rissa scoppiata sul tratto sud del lungomare rischiò di tramutarsi in tragedia perché uno dei contendenti si era munito di una bottiglia di vetro rotta usandola come arma.  Mentre è di poche ore fa la richiesta indirizzata al Comune da parte di privati cittadini affinchè si provveda a lavare la pista ciclabile del lungomare dalla presenza di frantumi di bottiglie.

Quindi non saranno tollerate libagioni che avvengono su luoghi pubblici e demaniali (spiaggia, parchi, strade, pinete, piazze, strade ecc) a meno che esse non siano contenute in confezioni tali da non rappresentare un potenziale pericolo una volta usate e gettate alla rinfusa.

In fondo la disposizione attuata dal Comune di San Benedetto non è altro che una tardiva applicazione di disposizioni in auge da tempo in quasi tutti i paesi della comunità europea. In molti di essi la legge dispone che ogni esercizio atto alla vendita e allo smercio di bevande alcoliche rechi la scritta “Vietato la vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni” che deve essere esposta in modo ben visibile all’interno del locale. La mancata osservanza della regola è causa di forte ammenda all’esercente e, in caso di recidività, il ritiro della licenza senza possibilità di appello.

Inoltre è vietato il consumo al di fuori degli esercizi preposti di bevande alcoliche e non (quindi anche di una semplice gassosa, aranciata o altro) che non sia in contenitori di plastica. Per dare un esempio concreto e facilmente riconoscibile è lo stesso metodo che viene usato quando si chiede una lattina o una bottiglia di cola al bar di uno stadio: la stessa viene versata dall’esercente in un bicchiere di plastica e consegnata al consumatore.

A chiusura Gaspari, riferendosi ad un recente articolo di stampa a firma di un consigliere dell’opposizione, riflette:” Mi chiedo come mai quei signori che strenuamente si battono con tanta foga per problemi di alto contenuto sociale come le serate danzanti alla Palazzina Azzurra o il potersi scolare una birra dalla bottiglia dopo le dieci di sera dove gli pare non si sono fatti vedere al convegno che discuteva della messa in sicurezza del Fiume Tronto che interessa il rilancio dell’economia per quasi 6 mila famiglie del comprensorio di Porto d’Ascoli. Probabilmente l’avranno classificato come problemino di poco conto riguardo alle grandi tematiche da loro così veementemente espresse a mezzo stampa”.

13/07/2006





        
  



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