Cambiamenti in vista, a San Benedetto, sul versante “prefinali di Miss Italia” e su quello “festival del documentario”. Le prefinali nazionali del concorso di bellezza si svolgeranno quest’anno per l’ultima volta in città. L’amministrazione comunale sta però trattando per compensare la perdita con la finale di Miss Italia nel Mondo, che si svolge attualmente a Salsomaggiore nel mese di giugno. È questo il barometro delle trattative tra l’amministrazione (particolarmente tramite l’assessore alla cultura e al turismo Bruno Gabrielli) e Lauro Micheli, braccio destro del patron del concorso di Miss Italia Enzo Mirigliani.

 

Gabrielli spiega che i cambiamenti sono dovuti ad una mera questione economica: “per mantenere le prefinali di Miss Italia il Comune di San Benedetto avrebbe dovuto sostenere una spesa superiore  ai 250 mila euro, senza ottenere la diretta che chiedevamo, né una maggiore visibilità televisiva rispetto al passato. E senza alcun sostegno da Provincia e Regione, come appurato dal sindaco, che nei giorni scorsi ha scritto ad entrambi gli Enti. La Regione Marche aveva contributo negli scorsi anni, ma un po’ “a corrente alternata”. Faccio invece notare che Salsomaggiore è pienamente appoggiata dalla Provincia di Parma e dalla Regione Emilia-Romagna”.

 

“Quanto alle prefinali di quest’anno, conclude Gabrielli, credo che la Miren stessa non sarebbe riuscita a cambiare destinazione in così poco tempo. Non abbiamo ancora il contratto per la manifestazione di quest’anno, ma lo stiamo predisponendo. Dal prossimo anno le prefinali non saranno più a San Benedetto a meno di grosse sorprese. Direi comunque che la finale di Miss Italia nel Mondo può essere più utile ad una città come San Benedetto rispetto alle prefinali, perché si svolge nel mese di giugno, favorendo il buon andamento della stagione estiva.”

 

La motivazione economica viene sottolineata ulteriormente da Gabrielli: “250 mila euro erano troppi. D’altra parte, per nostre scelte politiche abbiamo anche ridotto in questi anni il contributo per il "Festival Ferrè" e per il “Festival Bizzarri”, che non corrispondevano ai nostri obiettivi”.

 

Proprio per il “festival del documentario – Premio Libero Bizzarri” si registrano alcuni cambiamenti: l’edizione di quest’anno, l’XIª, è stata posticipata dal mese di luglio a quello di ottobre. La decisione è stata presa circa una settimana fa dal consiglio di amministrazione della Fondazione Bizzarri (presidente Maria Pia Silla, vicepresidente Gino Troli).

 

La Silla giustifica la scelta con gli impegni delle personalità invitate, a partire dal regista Giuseppe Piccioni, che verrà nominato direttore artistico della rassegna, ma che è attualmente impegnato nella lavorazione di un film. Sia come sia, la Silla sembra fare di necessità virtù: “più volte, nel corso degli anni, era stata valutata la possibilità di far svolgere il festival ad ottobre, per destagionalizzare il turismo e non subire la concorrenza di spettacoli o altre iniziative estive di massa. Le difficoltà che abbiamo dipendono piuttosto dal fatto che negli ultimi anni il Comune di San Benedetto ha dimezzato due volte i fondi per il nostro festival, mentre la Regione Marche ha più che dimezzato il suo contributo. Entro fine luglio, ad ogni modo, incontreremo il comitato scientifico del festival per definire il periodo esatto e il programma dell’edizione di quest’anno”.