Continua, da parte dell’Arma dei Carabinieri della Provincia di Ascoli, l’attività di contrasto al fenomeno dei lavoratori extracomunitari in stato di clandestinità e a quello dell’ambulantato abusivo e della pirateria informatica.

Durante i primi quindici giorni di luglio, infatti, i Carabinieri della Compagnie di Ascoli Piceno, Fermo, San Benedetto del Tronto e Montegiorgio, supportati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno portato a termine numerose operazioni coerentemente all’obiettivo di mantenere su un piano di parità sostanziale tutti gli imprenditori, garantendo loro una libera concorrenza, che manca laddove ci siano imprenditori che riducano la manodopera in situazioni di quasi schiavitù facendola lavorare anche 18 ore al giorno, e combattendo il fenomeno della clandestinità connesso con quello della contraffazioni delle merci.

Questi i dati: sono stati arrestati quindici cinesi, tra cui sei titolari di opifici del fermano, responsabili di aver assunto alle proprie dipendenze connazionali in stato di clandestinità; cinque sorpresi in flagrante inosservanza dell’ordine di espulsione; quattro in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Ancona, perché ritenuti responsabili dell’omicidio di una loro connazionale rapita a Grottammare il 29 luglio dello scorso anno, il cui corpo è stato rinvenuto successivamente a Barberino del Mugello.

Inoltre sono stati denunciati in stato di libertà due cinesi, uno per aver assunto un connazionale privo di permesso di soggiorno, l’altro per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di una connazionale clandestina; trentadue cinesi clandestini sono stati accompagnati in questura per avviare la procedura di espulsione dal territorio nazionale.

Sono stati poi arrestati tratti in arresto cinque senegalesi, di cui due per inosservanza del decreto di espulsione emesso dalla Questura di Ascoli e tre per vendita illegale di CD e DVD contraffati e privi del marco SIAE. Altri dieci (due cinesi e otto senegalesi) sono stati denunciati a piede libero per essere stati sorpresi sul litorale provinciale a vendere illegalmente materiale audio visivo contraffatto. È stato quindi sequestrato un rilevante numero di cd musicali e dvd illegali per un valore di circa 2.700 euro.

L’Arma inoltre continua a pattugliare le strade provinciali, facendo controlli ed elevando contraddizioni al codice della strada, con l’obiettivo di prevenire gli incidenti stradali, diminuendone sempre di più il numero.