Dalla Confcommercio viene la proposta della messa in regime dei Centri Integrati di Via, per far fronte al problema della crisi dilagante riguardante le attività commerciali della Provincia di Ascoli e in particolare dei centri storici.

Del tema si è trattato stamattina nella sede della Confcommercio nel corso della tavola rotonda “Quale futuro per le imprese dei Centri Città”, con la partecipazione del Vice Presidente della Giunta Regionale Luciano Agostini, oltre al vice presidente della Provincia Mandozzi e agli assessori dei principali comuni della provincia, tra cui Cesare Celani, Assessore al Commercio del Comune di Ascoli.

“Il Civ non è solo una sigla – afferma il presidente della Confcommercio della Provincia di Ascoli Calvaresi – ma racchiude in sé un modo di fare commercio insieme e può rappresentare lo strumento più concreto per combattere la crisi delle vendite nel piccolo dettaglio ed in parte in quella più generalizzata dei consumi”.

Si tratta di veri e propri consorzi di imprese che operano in un aree delimitate; le singole aziende, mantenendo la loro autonomia, danno vita ad una nuova grande impresa, che mette a sistema una serie di interessi comuni e che diventi competitiva sul territorio. Tale consorzio sarebbe rappresentativo di tutti gli aderenti; lo statuto regolamenterebbe e garantirebbe la piena operatività dei consorzi e le decisioni verranno prese democraticamente. L’organo sovrano sarebbe l’assemblea.

“Il Centro integrato di Via – si legge dall’introduzione al progetto realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Ascoli – rappresenta a tutti gli effetti una innovativa tipologia distributiva che, forte del paesaggio naturale, di una via o di una piazza, e di una guida manageriale, mette a regime tutte le potenzialità che lo stare insieme può garantire, determinando risultanze economiche significative, per ogni singola impresa, ma contribuendo altrettanto significativamente, a salvaguardare la vitalità degli stessi centri storici”.

La Confcommercio, nelle persone del presidente Calvaresi e del direttore Fiori, è fortemente motivata a portare avanti questa progettualità, poiché auspica che grazie ai Civ si possano raggiungere obiettivi importanti; in un primo luogo le attività commerciali del centro storico avrebbero la possibilità di diventare concorrenziali in un mercato dominato dalla grande distribuzione, in secondo luogo si riuscirebbe a rivitalizzare il tessuto urbano e commerciale del territorio e a ripristinare aree e arredi urbani, aumentando l’attrattiva dei residenti e dei consumatori che vengono da fuori.