Un buon risultato in un Challenger può essere il frutto di una congiunzione astrale positiva che non trova riscontri nei tornei successivi. Stefano Napolitano sta facendo di tutto per dimostrare qui a San Benedetto che la finale del Challenger di Todi raggiunta la scorsa settimana non è stata frutto del caso. Il biellese non solo ha sfoggiato un tennis di alto livello, ma lo ha fatto contro un avversario più quotato ed ostico come il mancino Blaz Rola, già sconfitto proprio agli ottavi del recente torneo umbro. L'inizio solido dello sloveno lasciava presagire una partita estremamente complicata per l'italiano, invece l'azzurro non si è lasciato impressionare e ha continuato a fare il suo gioco. La ricetta è facile a dirsi ma non a farsi: piedi sempre vicini alla riga di fondo senza mai indietreggiare, colpi sempre puliti e potenti (anche in controbalzo) e atteggiamento sempre aggressivo. Il primo set è stato più combattuto, ma a condurre nel punteggio è sempre stato l'italiano. Dopo aver perso il primo set, Rola ha perso consistenza e ha lasciato gioco più facile a Napolitano, che ha chiuso con il punteggio di 6-4 6-3 un match che gli vale i quarti di finale della San Benedetto Tennis Cup.
  Molto più combattuto l'incontro successivo fra il belga Arthur De Greef e il kazako Dmitry Popko. Quest'ultimo ha giocato un tennis più rischioso, forte anche di colpi più potenti dell'avversario, ma la strategia di gioco ha funzionato solo per il primo set, dopo il quale le fitte ragnatele di scambi della testa numero cinque del torneo hanno avuto la meglio sull'avversario.
  Sul Campo 3 invece Kevin Krawietz ha continuato il suo bel percorso nel torneo regolando in due set lottati l'argentino Patricio Heras. Il tedesco, dopo aver vinto il primo set al tiebreak, è andato sotto 4-2 nel secondo parziale, ma a questo punto ha inanellato una serie positiva di quattro giochi che gli sono valsi il "game, set and match" dell'arbitro.
  A proposito di conferme Edoardo Eremin non è riuscito a mettere in pratica quanto di buono fatto vedere nel turno precedente. Qualche buon colpo, ma anche errori evitabili, soprattutto in alcuni momenti importanti, come per esempio nel tiebreak del primo set, vinto dal suo avversario, il giovane serbo Laslo Djere. Già durante il torneo di qualificazione avevamo segnalato questo giocatore che ben rappresenta il prototipo del giocatore slavo moderno: solidi fondamentali e validissimo rovescio bimane. Eremin ha avuto delle occasioni per girare la partita, ma non sempre è riuscito a mettere i piedi dentro il campo e ad aggredire l'avversario come mostrato l'altro giorno. Ha comunque lottato per tutta la durata del match, è stato bravo a portare l'avversario al terzo set, ma il break subìto in apertura del parziale decisivo ha compromesso l'esito dell'incontro, terminato con il punteggio di 7-6 6-7 6-3 per il serbo Djere.
  Per quanto riguarda il programma odierno, anche oggi l'onore di aprire il programma sul Centrale spetterà a Napolitano, contrapposto al belga De Greef, mentre contemporaneamente sul Campo 3 si giocherà il derby fra Gaio e Mager. Sul Centrale poi Quinzi affronterà il francese Lestienne (con cui ha avuto degli screzi in passato), mentre chiuderà il programma il match fra Djere e Krawietz. Attenzione però al meteo: la pioggia potrebbe seriamente alterare il corretto svolgimento del torneo.