CINZIA TANI con Sole e Ombra allo Chalet Federico
San Benedetto del Tronto | La storia appassionante di Julian, Nina, Michele è ambientata nel 1936, nel periodo della guerra civile spagnola.
di Maria Teresa Rosini

Cinzia Tani
Personaggio vulcanico ed entusiasta, Cinzia Tani ha intrattenuto piacevolmente, con il suo eloquio instancabile e travolgente, il pubblico ieri sera presente alla presentazione del suo ultimo romanzo "Sole e ombra", inserito nella selezione Giuria dei Letterati del Premio Campiello. Evento organizzato dalla Confesercenti in collaborazione con la Libreria " La Bibliofila".
Diciassettesima delle sue pubblicazioni, che spaziano dal romanzo autobiografico dell'esordio, ai saggi (l'ultimo, "Panico" tra i primi in classifica nelle vendite), l'autrice, giornalista, conduttrice e autrice radiofonica e televisiva oltre che scrittrice, ci ha rivelato il suo mondo: la pianificazione quasi "ingegneristica" con la quale predispone e organizza i materiali da utilizzare nei suoi romanzi, i tempi che riserva all'esplorazione e alla scelta dei luoghi di ambientazione compiendo viaggi e ricerche sul campo, e infine la dedizione pressoché esclusiva ( poca o nulla la sua vita "mondana") che riserva alla scrittura.
Dalle parole di Paolo Perazzoli e Antonella Roncarolo, che hanno presentato il romanzo, riceviamo un giudizio appassionato circa la sua ultima opera: un libro, secondo le loro parole, da cui non riusciremo a staccarci e che ci distoglierà da qualunque altro impegno quotidiano (compresi il mangiare e il dormire), prima di aver terminato di leggerlo.
La storia appassionante di Julian, Nina, Michele è ambientata nel 1936, nel periodo della guerra civile spagnola, quando da ben 52 nazioni giovani di diversa estrazione ideologica, ma animati dalla stessa volontà di combattere per una causa e incuranti della propria vita in una generosità senza misure impensabile, secondo l'autrice, nel nostro tempo più pragmatico e individualista, partono verso il fronte spagnolo.
Cinzia Tani ne racconta le vicende, utilizzando i temi e la struttura del romanzo classico, quello da lei più amato.
E allora l'amore, l'amicizia, quella eterna ed eroica da permea un'intera vita, e i dubbi e le ambiguità in cui ci si trova immersi quando si compiono scelte così radicali, animate da motivazioni che non sempre hanno le caratteristiche della ragione e della logica politica, ma piuttosto mescolano le istanze personali, le contingenze della storia, l'impulso di voler giocare un ruolo nel proprio tempo e dare un senso all'esistenza.
Infine un personaggio secondario, Rafael, che finisce col dominare emotivamente l'autrice ed accompagnarla, nella stesura del romanzo quasi vivendo di una vita propria e sfuggendo, in qualche modo, agli stessi intenti pianificatori dell'autrice.
Una scrittura avvincente insomma, che ci preannuncia una lettura intensa e travolgente che non mancherà anche di suscitarci riflessioni sulle zone di "sole" ed "ombra" che hanno attraversato la storia del novecento.
Diciassettesima delle sue pubblicazioni, che spaziano dal romanzo autobiografico dell'esordio, ai saggi (l'ultimo, "Panico" tra i primi in classifica nelle vendite), l'autrice, giornalista, conduttrice e autrice radiofonica e televisiva oltre che scrittrice, ci ha rivelato il suo mondo: la pianificazione quasi "ingegneristica" con la quale predispone e organizza i materiali da utilizzare nei suoi romanzi, i tempi che riserva all'esplorazione e alla scelta dei luoghi di ambientazione compiendo viaggi e ricerche sul campo, e infine la dedizione pressoché esclusiva ( poca o nulla la sua vita "mondana") che riserva alla scrittura.
Dalle parole di Paolo Perazzoli e Antonella Roncarolo, che hanno presentato il romanzo, riceviamo un giudizio appassionato circa la sua ultima opera: un libro, secondo le loro parole, da cui non riusciremo a staccarci e che ci distoglierà da qualunque altro impegno quotidiano (compresi il mangiare e il dormire), prima di aver terminato di leggerlo.
La storia appassionante di Julian, Nina, Michele è ambientata nel 1936, nel periodo della guerra civile spagnola, quando da ben 52 nazioni giovani di diversa estrazione ideologica, ma animati dalla stessa volontà di combattere per una causa e incuranti della propria vita in una generosità senza misure impensabile, secondo l'autrice, nel nostro tempo più pragmatico e individualista, partono verso il fronte spagnolo.
Cinzia Tani ne racconta le vicende, utilizzando i temi e la struttura del romanzo classico, quello da lei più amato.
E allora l'amore, l'amicizia, quella eterna ed eroica da permea un'intera vita, e i dubbi e le ambiguità in cui ci si trova immersi quando si compiono scelte così radicali, animate da motivazioni che non sempre hanno le caratteristiche della ragione e della logica politica, ma piuttosto mescolano le istanze personali, le contingenze della storia, l'impulso di voler giocare un ruolo nel proprio tempo e dare un senso all'esistenza.
Infine un personaggio secondario, Rafael, che finisce col dominare emotivamente l'autrice ed accompagnarla, nella stesura del romanzo quasi vivendo di una vita propria e sfuggendo, in qualche modo, agli stessi intenti pianificatori dell'autrice.
Una scrittura avvincente insomma, che ci preannuncia una lettura intensa e travolgente che non mancherà anche di suscitarci riflessioni sulle zone di "sole" ed "ombra" che hanno attraversato la storia del novecento.
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16/07/2008
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