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Pensioni: sit-in davanti alla prefettura

| Non è sceso in piazza solo il pensionato, ma tutto il mondo sindacale

di Federico Biondi

In concomitanza con la presentazione al Parlamento della Repubblica della proposta di fiducia sulla riforma delle pensioni i sindacati confederali hanno organizzato un sit-in sotto le prefetture di tutte le città d’Italia. “Noi contestiamo il metodo con il quale si sta procedendo”. dice Antonio Angelini segretario provinciale della Cisl - ma non solo, contestiamo anche la riforma stessa”.

Il governo non vuole dialogare con le parti sociali, “Questo governo non vuole confrontarsi con le associazioni sindacali, ma non vuole neanche confrontarsi democraticamente con il parlamento - dice Emidio Celani segretario della Cgil della Provincia di Ascoli Piceno Cgil – evidentemente all’interno della maggioranza non c’è un reale accordo sul tema delle pensioni”.

Le associazioni sindacali spiegano che non è chiaro il motivo per cui il Governo ha la necessità di attuare questa nuova riforma delle pensioni, “abbiamo un sistema pensionistico che funziona, nel 2005 lo si riadatterà ai nuovi bisogni che si sono presentati - spiega Antonio Angelini - siamo in grado di tenere sotto controllo i conti dell’Inps, per poter garantire le pensioni dei lavoratori di oggi e di domani”.

Le associazioni sperano che il Governo, anche per effetto della pressione di milioni di persone, capisca che sta proponendo una verifica sulla normativa delle pensioni che è una forzatura e che va contro tutta la classe lavoratrice.

Le leggi promulgate dal governo Berlusconi in questi anni hanno penalizzato tutte le categorie sociali, “la riforma delle pensioni e la legge 30 sul lavoro precario, sono il risultato di una politica economico che sta conducendo il paese allo stallo economico” ribadisce Emidio Celani.

Cominciò a ricorrere alla legge delega il governo Amato, il governo Berlusconi ne ha fatto un uso smodato. “Negli ultimi anni troppo spesso si ricorre alla legge delega – dice il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi - per materie così delicate l’uso di questo strumento non è assolutamente giustificabile”.

Lo stato sociale non deve essere visto come un elemento di criticità per questo sistema, me come un elemento di forza che produce qualità della vita.

19/07/2004





        
  



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