Abito in Via Piemonte vicino alla sottostazione elettrica delle ferrovie, vera "bomba ecologica" posta nel cuore della città, a due passi dalle abitazioni e, cosa ancora più grave, dalla scuola elementare Bice Piacentini, la quale è anche posta sotto i fili dell'alta tensione.

Quello della sottostazione di via Piemonte mi sembra sicuramente il caso più eclatante di inquinamento elettromagnetico nella nostra città eppure vige quasi il "silenzio istituzionale", i media non si occupano praticamente mai della questione. Opposizione cittadina ed ambientalisti vari non si curano assolutamente di spendere una sola parola su questa problematica.

E, putroppo, dall'Amministrazione Comunale, dal Sindaco Martinelli e dal Vice-sindaco Piunti non è arrivata neppure una voce, neppure un conforto a noi, cittadini di serie B, che dobbiamo continuare a convivere con questo "mostro": modificare la collocazione della sottostazione elettrica spostandola in una zona non così densamente popolata come l'attuale, ci sembra, seppure gravosa economicamente, facilmente fattibile ed anche in tempi brevissimi.

Oltre che risultare moralmente doverosa ed obbligatoria, invece niente di concreto, al di la di sbandierati quanto inattuati provvedimenti che vedono San Benedetto come città "pilota" nella lotta all'inquinamento e di "vaghi" colloqui con i rappresentanti delle ferrovie che a nulla sono approdati. Dovrebbe però esistere la benchém minima volontà di questi personaggi che affollano l'attuale panorama politico e che ci sembrano tutti, al di là di ogni colorazione e schieramento, più propensi ad una litigiosità perniciosa, che non alla risoluzione dei problemi di coloro che in teoria dovrebbero rappresentare!

Agli amministratori ricordiamo che il cittadino, la vicenda umana, vengono prima e al di là di facili propagande e non si può lasciare una bomba ad alto potenziale che lentamente (ma non troppo!) emette un veleno elettromagnetico che uccide. Che si faccia qualcosa subito, che si agisca nel nome di un bene supremo come possono esserlo la salute e la vita: non si può più procrastinare una decisione precisa e risolutiva in tempi brevi anzi brevissimi: ogni ritardo peserà come un macigno sulle coscienze di tutti. Coloro che hanno il potere e il dovere di agire per il bene di una collettività, che non vive solo di "lungomare ed arredi urbani" per cui vengono spesi tutti i soldi a disposizione!

Ringrazio il vostro giornale per l'attenzione che vorrete prestarmi e mi auguro che sposiate questa causa, dedicando spazio, analisi approfondimenti,interviste ai politici locali, su una questione che, lo ribadisco mi sembra veramente trascurata e sottovalutata.