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Tura, Cotti, Verasani: un tris di autori dalle tinte noir.

San Benedetto del Tronto | Terzo appuntamento con la rassegna Incontri con l'autore. Tre grossi nomi della letteratura noir si sono avvicendati, in Palazzina Azzurra, per presentare i loro ultimi libri.

di Eleonora Camaioni

Il trio di Autori noir: Andrea Cotti, Grazia Verasani e Stefano Tura.

Sono due le cose che accomunano gli autori, Stefano Tura, Grazia Verasani e Andrea Cotti, presenti, ieri sera, in Palazzina Azzurra, nell’ambito del terzo appuntamento con la rassegna “Incontri con l’autore” promossa dall’Assessorato al Turismo e Cultura in collaborazione con la Libreria “La Bibliofila”. La prima è l’area geografica di provenienza, quella bolognese e la seconda è il legame con la casa editrice Mondadori che nelle due collane “ Colorado Noir” e “Strade blu” ha pubblicato rispettivamente i libri “Quo vadis baby” della Verasani e “Un gioco da ragazze” di Andrea Cotti e “Arriveranno i fiori del sangue” di Stefano Tura.
Infatti il tris di scrittori ha avuto esperienze differenti e curriculum professionali totalmente diversi che però sono convogliati nella comune passione per il genere noir. 

Stefano Tura, giornalista inviato del Tg1 nelle zone di guerra, ha trascorso gli ultimi 5 anni in Kosovo e Albania e ha realizzato inchieste dalle tematiche più varie: mafia, corruzione, abusi sessuali su donne e minori, traffici di persone, organi e armi. Queste esperienze vissute, in quindici mesi sono diventate un romanzo, “Arriveranno i fiori del sangue”. Protagonista è il l’ispettore Alvaro Gerace, già presente nei suoi precedenti libri, catapultato in Kosovo per indagare sulla morte sospetta di Livia Fiume, una giovane giornalista romagnola al seguito delle truppe di pace nei Balcani. Insomma è un giallo ambientato in una situazione di illegalità diffusa che Tura ha utilizzato come mezzo per fare delle denuncie personali alla situazione attuale in Albania.

Partita da una Accademia d’Arte Drammatica, Grazia Verasani è una musicista e scrittrice che per una grande casualità ha avuto l’opportunità di vedere il suo libro “Quo vadis, baby?” sceneggiato da uno dei registi italiani più famosi, Gabriele Salvadores. Una donna che non ama la fama e la popolarità e  che rifiuta di parlare di successo personale. Piuttosto vede l’opportunità datale da Salvadores, come un modo di far conoscere al grande pubblico Giorgia Cantini, l’investigatrice privata protagonista del libro, “non solo attraverso l’aspetto introspettivo del personaggio, ma anche attraverso gli sguardi e le espressioni del viso impressi sulla pellicola cinematografica”.  Durante la saerata, la Verasani con molta semplicità e disincanto ha affermato “non sapevo di aver scritto un noir. Amo leggere i gialli come lettrice e penso sia interessante il modo di fare narrativa, non ho mai preteso di scrivere un romanzo noia. Volevo solo raccontare di una donna 40enne che non è bellissima, fuma, beve, si sente ospedalizzata dai rapporti amicali e intrattiene saltuari relazioni amorose. Insomma una donna con tutte le sue regolarità come ce ne sono tante”.

Molto più complesso e vario il percorso che ha condotto Andrea Cotti a scrivere un romanzo noir. Gestore di una libreria, autore di programmi radio-televisivi, sceneggiatore di cinema e televisione, scrittore di libri di poesia per l’infanzia, Cotti in “Un gioco da ragazze” racconta la storia di un pluriomicidio familiare ambientato in un paese della provincia bolognese. Ad indagare è la poliziotta Giulia Vita, un personaggio non troppo noir, non una super eroina, ma una donna onesta e curiosa con problemi di salute. Anche Andra Cotti imprime nel suo libro dei richiami alla vita vissuta, ci sono alcuni elementi presi della vicenda di Omar ed Erika a Novi Ligure, un omicidio che – ha tenuto a sottolineare lo scrittore - “da fatto di cronaca è divenuto un fatto di cultura a causa della stampa”.  

Insomma tutti e tre gli scrittori sono riusciti a creare una sinergia, durante l’appuntamento dedicato alla buona letteratura offerto nel più bel giardino di viale Buozzi, che ha dato vita ad un momento di riflessione sulle questioni scottanti dei nostri tempi. Si è parlato delle difficoltà dei giovani autori di libri di contrastare una cultura sempre più legata ai piccoli, grandi fratelli televisivi, agli amici-nemici catodici dei ragazzi di oggi che mostrano gli aspetti della vita non sempre reali. Si è parlato anche di come la letterature noir sia in ascesa come genere grazie anche alle ultime trasmissioni tv (come “Blu notte” presentata dallo scrittore Carlo Lucarelli), che però non sempre hanno la giusta  rilevanza nel palinsesto tv.  Si è affrontato il discorso della scrittura del genere nero e della letteratura di indagine e gli interlocutori hanno dato una loro personalissima visione di come un prodotto culturale e letterario possa  essere di qualità se espresso attraverso parole semplici ed espressioni essenziali prese in prestito dal linguaggio comune, quello della strada e dei bar. 
 
Presente alla serata anche lo scrittore Stefano Tassinari, presente nelle Marche perché presidente della giuria “Premio Volponi”  a Porto San Giorgio.

21/07/2005





        
  



2+2=
Grazia Verasani
Andrea Cotti
Stefano Tura

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