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Per Azione Indipendente le cose non cambiano.

San Benedetto del Tronto | Ma sembra che l'avance di Martinelli sia in realtà rivolta a ben altri.

di Carmine Rozzi

L’ultima proposta del Sindaco Domenico Martinelli di voler concedere l’assessorato ad Azione Indipendente dopo il Consiglio e rivedere le deleghe all’assessore  Gabrielli sembra, da ambienti molto vicini ad A.I, lasciare i cinque consiglieri del tutto indifferenti.

Deplorano vivamente , secondo le stesse fonti,  che il primo Cittadino si sia servito della carta stampata per esternare la sua proposta quindi tengono a precisare che ad Azione Indipendente non solo non importa un bel nulla di cosa fare con l’Assessorato al Turismo ma non si sposta di un millimetro dalle posizioni già note. Ovvero ; un assessorato che rappresenti e riconosca la forza di cinque consiglieri ed un tempo per attuarlo definito “congruo” che ne stabilisce la scadenza a fine mese. Altre ipotesi e proposte sono da considerarsi “perdite di tempo”.

Tutto sembra giocarsi sul prima o sul dopo il Consiglio. Darlo prima è ritenuto da Martinelli un “cedere a ricatti” . Mentre averlo prima è per A.I una questione di “lealtà”. 

Per quanto riguarda l’ottavo o nono consigliere la posizione di A.I. sembrerebbe rifarsi alla stessa linea elencata dal Sindaco quando, sempre secondo A.I., affermò “ Quando la maggioranza della maggioranza decide per una strada, la minoranza si adegua.” A questo punto A.I. rimandando la missiva al mittente  e facendo proprie quella dichiarazione ripete che “ Quando la maggioranza della maggioranza (A.N, Udc, Lista Martinelli, ) dice che gli assessorati devono rimanere ad otto, anche Azione Indipendente si adegua”.

Per cui, se questo comporta degli squilibri, essi andrebbero ricercati “nell’incongruenza” che vede Forza Italia annoverare tre assessorati sorretti da altrettanti consiglieri. Verrebbe da dire ; nulla di nuovo sotto il sole. Tuttavia c’è questa “apertura” del Sindaco, rifattosi vivo dopo un silenzio di circa due mesi. Ma, strano a dirsi, rivedere le deleghe a Gabrielli , quel voler in un certo senso essere disposto a fare una prima mossa nasconde forse ben altro.

Insomma  “l’avance”, più che indirizzata ad A.I., sembra in realtà essere diretta ad Alleanza Nazionale. Difatti, secondo una sempre più ricorrente ipotesi, A.N non avrebbe mai digerito appieno il “caso De Vecchis” e ora che la situazione sembra offrirsi presenta il conto a Martinelli usando A.I. come esattore. Senza rompere le uova; solo scuotere per un pò e  vigorosamente il paniere. Questo Martinelli l’avrebbe capito e prova a fare la prima mossa. Dopo aver avuto il beneplacito di Forza Italia su Gabrielli.

La stessa congettura, riferita in una Sala Consigliare ad un gruppo di consiglieri A N., non ha ricevuto neanche il benché minimo accenno di smentita.  Continuano a ripetere che si attengono al documento unitario di tempo fa, che si dichiarano pronti a collaborare nel traghettare questa maggioranza a fine mandato. Sembra però sempre più evidente che, con Forza Italia isolata dai giochi suo malgrado e per forza di cose, sia Alleanza Nazionale il vero ago della bilancia. Il partito al quale, anche se non dichiaratamente, fanno riferimento Udc, Lista Martinelli, Nuovo Psi e , guarda caso, Azione Indipendente. 

Cosa dicono intanto Gabrielli e De Vecchis ?  Al primo, dopo che il partito si è espresso favorevolmente all’idea Martinelli, non resta che fare buon viso a cattiva sorte. Si chiede se, a così poca distanza dalle elezioni, rivoltare e stravolgere un assessorato importante come quello del Turismo non sia più deleterio che utile, ma si adegua. Il secondo non rilascia nessun commento se non quello di ;“parlare a tempo debito”.

Ma di tempo sembra esserne rimasto ben poco. Quelle scadenze definite da un consigliere di A.N. “canoniche”  tipo il prossimo Consiglio di settembre potrebbero rivelarsi molto più “laiche” e radicali del previsto. Tutto è in divenire pur restando statico ( o stitico).

Come in tutte le storie d’amore nelle quali, dopo la luna di miele, arriva quella del veleno, alla fine, stancamente, si rischia di cadere nella “boutade”. Ed ecco che qualcuno ha voluto ribattezzare Via del Vignola (niente a che fare con l’assessore al bilancio),  “Via del Teatrino”.  In quanto a distanza di due o tre traverse l’una dall’altra abitano, in ordine sparso, La Manna, la Ceneri, Marinellii. Con i primi due a mandarsi imbarazzati accenni di saluti , a debita distanza, ogni volta che si incrociano e la Ceneri in mezzo, a gustarsi la scena, silenziosa e neutrale. 
 

21/07/2005





        
  



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