La CNA di Ascoli Piceno incontra l’Università Politecnica delle Marche. Si è infatti svolto questa mattina, presso la sede dell’organizzazione in via Pasubio 1/b a San Benedetto, un incontro tra i rappresentanti della Confederazione (il presidente Algeo Marcozzi, vicepresidente della Camera di Commercio; Maria Desirée Basili, direttrice provinciale) e il prof. Gianluca Gregori, responsabile del corso di “Economia, Mercati e Gestione d’Impresa” dell’Università Politecnica delle Marche, che partirà a San Benedetto nell’ultima settimana di settembre con il precorso di matematica (poi, dal primo lunedì di ottobre, i corsi veri e propri del primo anno, tutti presso la ex caserma dei Carabinieri di via Pizzi). Presenti inoltre all’incontro l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di San Benedetto Bruno Gabrielli e l’assessore provinciale allo sport e al decentramento Nino Capriotti.

 

Gregori ha insistito sul fatto che il primo anno del corso sarà comune agli altri corsi attivi ad Ancona, che sono possibili trasferimenti da e verso altre sedi universitarie e che tutte le lezioni saranno “frontali”, ovvero non in teleconferenza.

 

Per la CNA hanno inoltre partecipato alla riunione il direttore della Cooperativa Artigiana Picena di garanzia Massimo Capriotti, il direttore del dipartimento delle politiche sociali Anna Rita Pignoloni, il direttore del dipartimento ambiente e sicurezza Paolo Tappatà.

 

Secondo i rappresentati della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) l’istituzione del corso universitario a San Benedetto rappresenterà un vantaggio competitivo per tutto il territorio piceno, “patria delle piccole e piccolissime aziende marchigiane, dice la Basili, particolarmente a San Benedetto, dove ha sede circa il 10% delle 40 mila imprese registrate in tutta la provincia”.

 

“La competenza professionale è un fattore basilare per la crescita qualitativa di un’azienda – spiega Marcozzi – Grazie all’istituzione della nuova facoltà a San Benedetto del Tronto le imprese potranno “arricchire” il proprio capitale umano con l’inserimento di addetti adeguatamente preparati in grado di agevolare il ruolo svolto dalle aziende in un momento di competitività agguerrita. L’università e l’impresa possono fornire occasioni che non solo evitano fughe di cervelli dalla nostra provincia, ma fungono da calamita anche per color che vengono da lontano. A tal proposito è in programma anche uno studio per individuare in quale modo contribuire all’organizzazione di master che assicurino un percorso formativo adeguato alle esigenze delle aziende”.

 

La CNA propone infatti la propria disponibilità a garantire alla nuova facoltà un confronto costante e concreto tra il sistema della formazione accademica e quello delle imprese per creare validi presupposti per lo sviluppo del territorio. “Tra il sistema delle imprese e il mondo accademico potrà essere instaurato un rapporto di collaborazione proficuo e costruttivo – dice ancora la Basili – Il compito di una associazione come la CNA è quello di guidare le aziende nella loro evoluzione, ma la crescita di queste dev’essere intesa anche e soprattutto a livello qualitativo, raggiungibile anche grazie ad una buona governance aziendale che è allo stesso tempo una meta e un processo basato sulla trasparenza e sulla visione strategica. In tutto questo la scelta di figure professionali specializzate garantisce un contributo alla competitività e all’efficienza”.