Dopo l'incontro con Umberto Cao - svolto sulla base dell'idea condivisa di integrare le competenze dell'Università di Architettura con il progetto per il restyling dell'ultima parte del lungomare, nel rispetto degli interessi di tutti i soggetti coinvolti - oggi l'annuncio del Sindaco sulla prossima ultimazione dei lavori della pista ciclabile che collega Grottammare nord al molo sud.

"Un' opera voluta da tutti, tanto che non si è levata nemmeno una voce di protesta - ricorda l'Assessore Capriotti - una pista già frequentatissima dai cittadini, non solo quelli diretti in spiaggia". Con l'investimento di 90.000 € la pista verde - dotata delle soluzioni tecniche più efficaci per garantire la sicurezza dei ciclisti e dei veicoli - corre per 3000 metri spalmati lungo i due sensi di marcia nord sud. "Abbiamo sacrificato solo cinque o sei parcheggi e in due brevi tratti nella zona del Ballarin è stato imposto il senso unico. Ma la viabilità con nostra grande sorpresa è migliorata" commenta Piergiorgio Federici, direttore dei lavori.

"Quindi, assicurato il collegamento con la Riviera nord, la passeggiata in bici corre dalla Rotonda di Porto D'Ascoli fino a Cupra: una gran bella cosa - commenta soddisfatto il primo cittadino - Quando a ottobre procederemo con il progetto della riqualificazione dell'Albula metteremo mano al collegamento tra Ponte Rotto e viale De Gasperi" conclude Gaspari. Reduce di una notte di "ordinaria ronda" per far rispettare la legge dei decibel, sottolinea come su 114 chalet ce ne siano solo quattro o cinque che non rispettano le regole.

"Abbiamo fatto delle norme che permettono a tutti di fare business, consapevoli dell'anomalia di San Benedetto, che non ha le discoteche in collina ma concessioni balneari che ne fanno a tutti gli effetti le veci. Questa gente vuole massificare l'incasso senza investire un euro per attrezzarsi - sottolinea il Sindaco alludendo al tetto suono che con un investimento di 50.000 € circa permetterebbe agli chalet di fare musica fino alle 3.00. Un limite ragionevole - a suo dire - per l'equilibrio tra le pulsioni notturne e la voglia di riposo. E conclude con un ricordo di gioventù: "Quando si spegne la musica è l'ora del cappuccino e del cornetto, ai miei tempi si faceva così".