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In arrivo “La canotta di Popper”: Zap Mangusta completa la sua storia della filosofia

San Benedetto del Tronto | Intervista all’autore di “Le mutande di Kant” e “I calzini di Hegel”. Il suo rapporto con Luciano De Crescenzo

di Giovanni Desideri

Zap Mangusta

““La canotta di Popper” è già pronto, uscirà nel marzo 2005 e conterrà la storia della filosofia del Novecento, da Heidegger a Sartre, da Russell a Wittgenstein e Popper. Il quarto e ultimo volume sarà invece “Il perizoma del Berlusca” e conterrà una critica della filosofia fatta implicitamente da grandi marchi commerciali.” L’annuncio risponde all’attesa del suo pubblico. Dopo aver presentato presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto Le mutande di Kant. Filosofia liofilizzata per uso personale (2003) e I calzini di Hegel. La filosofia e quello che c'è sotto (2004), entrambi pubblicati dall’editore Piemme, Zap Mangusta ci parla di… quello che c’è sotto alla sua storia della filosofia, spiegando alcune delle cose che ha detto alle molte persone venute ad ascoltarlo.
 
Parliamo allo chalet “da Luigi” di San Benedetto, dove è in corso un raduno Harley Davidson. Zap sospira: “ebbene sì: sono stato harleysta anch’io. Ordinavo i pezzi direttamente da Milwakee e li assemblavo io stesso. Sono moto facilissime da montare, in sella alle quali ho viaggiato moltissimo, dal nord Europa alla Grecia. Adesso, dopo che me ne hanno rubate tre, la ritengo un’epoca chiusa della mia vita.”
 
Lei dice che la filosofia non gode di buona salute, ma ovunque in Italia si organizzino incontri con i filosofi accorrono in molti.
“A me sembra invece che la filosofia resti ancora una disciplina di nicchia. Non è una disciplina popolare come la psicoanalisi o l’astrologia. Coloro che si interessano di filosofia non sono legioni. Addirittura la Moratti aveva pensato per un attimo di cancellarla dai programmi scolastici. Io ho voluto avvicinare alla filosofia, in maniera stimolante, lettori che magari non l’hanno mai studiata a scuola, senza sfoggiare quelle conoscenze settoriali che pure i miei studi mi avrebbero consentito.”
 
Ma almeno la divulgazione filosofia sembra andare per la maggiore: oltre ai suoi libri, quelli di un autore come Luciano De Crescenzo.
“De Crescenzo è stato molto carino con me: mi ha inviato una copia del suo ultimo libro con una dedica, nella quale dice che se avesse letto prima i miei libri li avrebbe fotocopiati e condivisi dal principio alla fine. Umanamente è una persona molto nobile. Detto questo, tutti mi associano a lui, ma io credo che De Crescenzo abbia il suo pubblico, diverso dal mio. Ci unisce il fatto che divulghiamo una disciplina che amiamo, ma il mio è uno stile che ritengo più aggressivo. Il suo è più pacato.”
 
Durante la sua presentazione lei ha parlato molto di “filosofia”, dicendo che essa aiuterebbe a pensare. Chi studia discipline scientifiche non pensa? Cosa intende per filosofia?
“Per “filosofia” intendo la ricerca assoluta di consapevolezza. Kant diceva che non si deve insegnare la filosofia, ma a filosofare. La filosofia è l’elaborazione di metodi di pensiero su ciò che ci circonda, sul quotidiano. Io stesso ho scritto questi libri perché mi rendevo conto di usare la filosofia in tutto ciò che facevo. Quanto a coloro che studiano discipline scientifiche, è ovvio che pensano. Ma la filosofia assembla altre discipline, in un modo non comune alle altre.”
 
Per arrivare ad una dottrina della felicità quali discipline vanno assemblate?
“Per esempio l’antropologia, la sociologia, la psicologia. L’obiettivo, ripeto, è quello di vivere consapevolmente, cioè di essere responsabili nelle nostre scelte: nelle nostre azioni come nelle nostre parole. Non per questo dobbiamo omettere i nostri pensieri. Dobbiamo dire quello che pensiamo e magari farci dei nemici verbali.”
 
Ha svolto un lungo lavoro per scrivere la sua storia della filosofia?
“Un anno e due mesi di ricerche in tutte le biblioteche d’Italia per ognuno dei volumi. Devo dire che sono stato aiutato da due ragazzi per le ricerche più minute, ma anche così è stato un lavoro che mi è costato sudore lacrime e sangue.”

24/07/2004





        
  



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