L'ordine del giorno invitava il Governo a rivedere i criteri di perimetrazione ed individuazione delle 'zone franche' che prevedono agevolazioni tributarie e contributive per aziende che investono in aree a declino industriale e con un tasso di disoccupazione superiore alla media nazionale.

I commi 340 e 341 della finanziaria 2007 prevede un finanziamento di 50 milioni solo per per ciascuno degli anni 2008 e 2009 sulla base di criteri e parametri del 2005, che escludono Ascoli. L'odg di Amedeo Ciccanti chiedeva al Ministro Tremonti, titolare della proposta al CIPE sentita la Regione Marche, di aggiornare al 2008 detti i parametri, perchè in questi tre anni sono degradate economicamente e socialmente diverse situazioni locali, compresa quella di Ascoli.

"Ci sono situazioni come quella di Ascoli - ha affermato il parlamentare udc - dove diverse aziende importanti, con la loro chiusura, hanno messo in mezzo ad una strada centinaia di famiglie proprio tra il 2005 e il 2008 e la situazione continua a peggiorare. Usufruire dei benefici per le 'zone franche urbane' ci avrebbe consentito attrarre investimenti per nuove iniziative produttive che avrebbero potuto riassorbire la disoccupazione in atto, soprattutto giovanile. Invece ci hanno proibito perfino sperare".

"E' grave - prosegue Ciccanti - che il Presidente Spacca vada da Gianni Letta a rappresentare le priorità delle Marche e dimentichi la situazione di Ascoli e che parlamentari eletti dagli Ascolani nel momento del bisogno gli girino le spalle per ragioni di scuderia".