Provincia di Macerata e Cosmari (Consorzio provinciale obbligatorio per lo smaltimento dei rifiuti) si troveranno di fronte dopodomani (28 luglio) nell’aula del Tribunale amministrativo regionale delle Marche. Oggetto del contendere, su cui il giudice amministrativo è stato chiamato a pronunciarsi, è l’autorizzazione rilasciata nell’aprile scorso dalla Provincia di Macerata alla società SMEA per svolgere attività di recupero e riciclaggio rifiuti speciali ed urbani dalla stessa raccolti.

 

A portare l’Amministrazione provinciale nell’aula del TAR è stato il Cosmari, che ritiene – erroneamente secondo la Provincia – illegittima quella autorizzazione, in quanto contrasterebbe con il Piano provinciale dei rifiuti, approvato nel dicembre 2000.

 

L’autorizzazione rilasciata dalla Provincia si basa su una legge nazionale del 2002, successiva quindi al Piano provinciale, che ha fatto venir meno la “privativa” dei Comuni “per le attività di recupero dei rifiuti urbani ed assimilati”. Il provvedimento che riguarda la SMEA non è l’unico del resto. Altre imprese operanti nel settore hanno ottenuta identica autorizzazione.

 

Nel giudizio che il Cosmari ha inteso istaurare davanti al TAR Marche, la Provincia ha deciso di resistere affidando la propria difesa agli avvocati Gentili e Ponzelli.