"Troppi controlli, così i nostri ragazzi rischiano per strada"
Porto Sant'Elpidio | A Porto Sant'Elpidio nasce un comitato di genitori che chiede alle forze dell'ordine di lasciar lavorare gli chalet: "Sì ai controlli, no all'inquisizione, vogliamo che i nostri figli escano nella loro città ed evitino di girare di notte per strada".
di Pierpaolo Pierleoni

A farsi portavoce del gruppo è Giordano Torresi, già volto noto della politica locale, che si dice pronto alla battaglia. "Lo facciamo a difesa dei nostri figli - spiega - Siamo una ventina di genitori ma stiamo crescendo di ora in ora. Siamo tante famiglie, con ragazzi giovani, adolescenti, che si preoccupano per quanto sta accadendo. L'accanimento verso i locali di Porto Sant'Elpidio rischia di portare ad un pericoloso svuotamento della nostra città. I nostri figli prendono i motorini e raggiungono altre località, muovendosi nelle ore notturne, rischiando magari incidenti, o di essere falciati da qualche ubriaco. Di certo saremmo tutti più tranquilli sapendoli in uno dei tanti chalet della nostra costa, che investe fior di soldi e lavora due mesi l'anno".
Rispetto per le forze dell'ordine, insomma, ma anche richiesta di essere un po' meno intransigenti. "Noi siamo i primi a sostenere e ringraziare le forze dell'ordine per l'encomiabile impegno nella lotta alla droga ed alle forme di devianza - continua Torresi - Ma non siamo in uno stato di polizia, evitiamo che qualche cavillo penalizzi le attività della nostra cità. Serve moderazione, anche perché si parla dell'applicazione di una norma sull'intrattenimento e le emissioni sonore molto contraddittoria. Ci vuole un po' di tolleranza, soprattutto per una città come P.S.Elpidio già provata dalla crisi del calzaturiero, che faticosamente cerca di sollevarsi puntando su commercio e turismo. Invece ci tagliano le gambe e non mi sembra che nelle città limitrofe le cose vadano nello stesso modo. Ci sentiamo molto lontani dalle istituzioni".
La prima azione del comitato sarà la richiesta di un incontro al Prefetto. "Chiederemo di incontrarlo con urgenza - conclude Giordano Torresi - perché parliamo di un problema serio. C'è gente che vorrebbe riportare P.S.Elpidio indietro di qualche decennio. Abbiamo faticato molto per avere una città viva, che non solo fa rimanere i propri giovani, ma ne richiama dalle altre città. Non possiamo permettere che si torni indietro. Se necessario saremo di notte sul lungomare per parlare con le forze dell'ordine, chiedendo un minimo di comprensione in più. E' giusto che ci siano le regole, ma non siamo ai tempi dell'inquisizione".
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27/07/2009
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