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L’impegno della Provincia per le aree montane: illustrati interventi e progettualità

Ascoli Piceno | Celani e gli assessori Antonini, Petrucci, Mariani replicano alle polemiche

Palazzo San Filippo, sede della Provincia di Ascoli

Il Presidente Celani, insieme agli assessori Antonini, Petrucci e Mariani, ha fatto il punto sui numerosi progetti promossi dall’Amministrazione Provinciale per il rilancio e la promozione delle zone montane, replicando alle critiche apparse sulla stampa. “Ritengo insussistenti, fuori luogo e strumentali le polemiche sull’operato della Giunta provinciale da parte di alcuni esponenti del PD - ha dichiarato il Presidente - di fatto, fin dall’inizio del mandato abbiamo promosso un piano organico che ha messo in rete le eccellenze della montagna con l’obiettivo di rivitalizzare un territorio trascurato da troppo tempo: penso ai P.I.T. dei borghi montani del Tronto per il recupero e la valorizzazione dei centri storici dei comuni di Acquasanta, Montegallo, Roccafluvione, Arquata e Venarotta, senza dimenticare i percorsi di identità territoriali a valere sui fondi europei con ingenti risorse destinate ad importanti interventi come ad esempio, la ristrutturazione a Force del villino Verrucci come dimora di charme e per la promozione dell’artigianato del rame, il completamento del Museo Sistino a Montalto, la riqualificazione del castello di Poggio di Canoso (Rotella) e il percorso della Sibilla a Montemonaco. Grande attenzione anche all’innovazione e ai servizi con l’estensione della banda larga e la prevista realizzazione di un ufficio decentrato della Provincia a Comunanza. Sono inoltre, in programma prossimamente l’attivazione di un progetto di riqualificazione del Lago di Gerosa dove contiamo di realizzare una scuola di canoa in collaborazione con la Lega Navale di San Benedetto e un piano di marketing d’impresa per le aziende montane. Vorrei citare anche una grande sfida che porteremo a compimento il prossimo anno con il progetto di valorizzazione dei nostri I.A.T. (uffici Informazione Accoglienza Turistica) dove gli operatori dell’entroterra potranno fare animazione proponendo ai turisti della costa la ricca offerta culturale ed eno-gastronomica della montagna”. 

L’Assessore Mariani, ribadendo il suo attaccamento verso le aree interne considerato che per oltre 20 anni è stato amministratore di Roccafluvione, prima come vice e poi come sindaco, ha ricordato come amministratore Provinciale “gli interventi per la prevenzione dei rischi idro-geologici, la messa in sicurezza e il progetto dei “Gioielli della Terra Picena” atto a valorizzare proprio molte dei prodotti tipici della montagna. Senza contare l’impegno ad Acquasanta per la creazione di un consorzio di cavatori, per la prima volta insieme l’anno scorso, alla fiera “MarmoMac” a Verona anche proponendo eventi come la “Musica alla Cava”.

 Come Assessorato all’Ambiente abbiamo - ha sottolineato Antonini - abbiamo uno studio di 70 mila euro per la mappatura delle acque sulfuree ad Acquasanta Terme, vorrei inoltre citare il protocollo della valorizzazione della Sibilla e i progetti degli itinerari francescani tra Ascoli e Assisi che hanno portato ad ottenere dalla Regione Marche per la ristrutturazione di Monasteri di S.Francesco a Venarotta e un edificio storico al centro di Comunanza. Senza contare l’impegno al recupero della sentieristica, attraverso un intervento con il CAI in parte già attuato. Per quanto riguarda le scuole abbiamo chiesto, insieme alle altre Province, maggiore attenzione per i centri montani e stiamo collaborando con uno spirito di sussidarietà alla creazione di un polo scolastico comprensoriale a Venarotta che coinvolgerà i comuni di Roccafluvione, Montegallo e Palmiano. Infine, vorrei ricordare il grande successo del ‘Festival dell’Appennino’ che ha calamitato sulle zone interne enorme attenzione, attivando tutta una serie di iniziative e indotto economico”. L’assessore Petrucci, già sindaco di Arquata del Tronto, ha ricordato “i lavori di realizzazione dell’incubatoio per l’allevamento delle trote nel comune di Arquata lavori, dopo un lungo periodo di sospensione, che consentirà un risparmio sugli acquisti del popolamento ittico, oltre all’occupabilità in zone di alcune unità lavorative e il recupero del borgo montano di Cocoscia, come centro di attrazione turistica e come qualificazione del territorio montano”.

28/07/2011





        
  



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