Si formalizza oggi, con il presente messaggio inviato simultaneamente a 99 quotidiani italiani, la candidatura di Massimo Di Giorgio quale futuro presidente nazionale della Fidal, la Federazione italiana di atletica leggera. Quella di Di Giorgio è la prima candidatura ufficiale alla guida della Fidal, il cui mandato quadriennale scade a fine anno, e ha per slogan “La nuova casa Fidal”.

 Ex primatista italiano di salto in alto e primo italiano a valicare la quota di 2.30 metri, l’udinese Di Giorgio, oggi 46enne, ha deciso di rendere pubblica la sua candidatura prima delle Olimpiadi con il preciso intento di sganciare la sua discesa in campo da quelli che saranno i risultati della rappresentativa italiana ad Atene.

 “Non voglio che la mia candidatura sia vista come una reazione a questo o a quel risultato” dichiara Di Giorgio, “perché l’unica motivazione che mi spinge è che credo di poter essere utile all’atletica italiana. Il movimento ha bisogno di una svolta forte, libera da ogni vincolo politico e burocratico, e io penso di essere la persona giusta per darla”.

  I punti principali del programma di Di Giorgio sono: il rilancio e il supporto all’attività di base; la riorganizzazione della struttura tecnica e il suo massiccio impiego nell’attività didattica sul territorio; il riequilibrio nei rapporti tra l’attività di vertice delle società militari e l’attività delle società civili; l’incentivazione dell’attività degli atleti di vertice; il recupero delle “risorse dimenticate”; la riprogettazione della comunicazione e della promozione su tutti i canali.

 Di Giorgio è da tempo al lavoro per organizzare una squadra di collaboratori da presentare come sua dirigenza alle votazioni federali che si terranno ad autunno inoltrato.

Le linee guida programmatiche della sua azione, invece, sono già disponibili e sono state allegate al presente articolo